Malpensa non ci farà dormire

alberto steidl

Il Cra (Comitato Ripuliteci l’Aria) in merito all’annuncio di Dhl circa l’aumento di posti di lavoro in cambio di voli notturni, ritiene di formulare in proposito le seguenti riflessioni, che peraltro riprendono la linea di pensiero che il Comitato persegue dalla sua fondazione: chi inquina paga! Il problema dell’inquinamento dell’aria nelle città del varesotto sta diventando serio. Ogni tassello posizionato nella direzione della decarbonizzazione del territorio, ancorché possa apparire piccolo, è doveroso e va fatto senza reticenze, senza se e senza ma. Dunque, un plauso al Comune di Saronno che introduce Plastic Free e a tutti quei comuni del varesotto che vorranno seguirne l’esempio abbassando il carico ambientale degli inceneritori, col risultato ultimo di un’aria un po’ meno avvelenata per tutti.

Ormai lo sappiamo, il traffico delle auto, l’autotrasporto su gomma, il riscaldamento invernale degli edifici associato alla scarsa efficienza energetica e di isolamento termico degli stessi, l’aeroporto di Malpensa col suo traffico aereo di routine, l’annuncio dell’Ad di Sea che sulla scorta del riuscito progetto Bridge (almeno da un  punto di vista logistico) prevede di incrementare i voli entro il prossimo decennio, Dhl che annuncia l’introduzione anche di quelli notturni, l’inceneritore Accam che nonostante l’obsolescenza tecnologica continua a vomitare veleni nell’aria, il proliferare delle plastiche che vengono incenerite, il non raggiungimento di elevate percentuali di raccolta differenziata il cui smaltimento in estrema ratio porta alla pratica dell’incenerimento, sono tutte concause che vanno a incidere in modo assai negativo sulla qualità dell’aria delle nostre città rendendola irrespirabile. Occorre adottare al più presto soluzioni emendative nei confronti di tutte le esternalità negative perpetrate sul territorio dalle citate fonti, ed è necessario farlo con proporzionalità, priorità e urgenza. In ambito ambientale devono necessariamente essere compensate attraverso congrui indennizzi in denaro a favore di cittadini e territori, oppure in azioni efficaci per mitigarne (meglio annullarne) gli effetti negativi, come quelli di morbilità o mortalità prematura che gli abitanti del territorio subiscono loro malgrado.

In risposta a qualche goffo tentativo di giustificazione della politica e del proprio entourage, vorremmo far sapere ai nostri governanti, forte e chiaro, a qualsiasi schieramento e livello gerarchico politico appartengano, che al cittadino non interessa come le compensazioni siano determinate nella stanza dei bottoni. L’inquinamento non ha confini territoriali! Che la compensazione di Malpensa non c’entri con quella di Accam o che quella degli edifici non possa essere impiegata per risolvere l’inquinamento prodotto dal progetto Bridge, al cittadino (e alle leggi della fisica) non importa nulla! Sono sofismi e capziosità dietro cui si trincera la politica quando non vuole andare a fondo dei problemi. Sveglia! Al cittadino interessa concretezza ed efficienza di risultato! Ossia respirare in tempi (ragionevolmente) brevi aria buona, sana, che non porti alla malattia, che tra l’altro va pesantemente ad incidere anche sulla spesa sanitaria. Quanti denari si risparmierebbero nel capitolo sanità regionale se i cittadini respirassero aria più salubre? Cosa sta facendo la politica per incrementare il quantum delle compensazioni ambientali necessario a ristabilire equilibrio tra salute e pressioni antropiche?

A questo proposito noi del Comitato siamo del parere che qualora entro il quinquennio delle consiliature comunali o regionali non si raggiungano risultati concreti di miglioramento della qualità dell’aria, i decisori politici che hanno deluso determinando un risultato di insoddisfazione, devono andarsene, e lasciare il passo ad altri decisori politici, con la speranza che questi dimostrino a fine consiliatura di essere più capaci dei primi. Diversamente a casa anche loro, fino a quando l’evoluzione della specie non porterà vantaggio duraturo a tutti. Ci vorrà tempo, ma solo così il risultato potrà essere raggiunto.

Alberto Steidl
Comitato Ripuliteci l’Aria

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