Malpensa prepara la ripartenza: il 15 giugno riapre il T1 (ma chiude il T2)

Malpensa riapre Terminal 1

MALPENSA – L’annuncio ufficiale è atteso nei prossimi giorni ma è ormai certa la data di riapertura del Terminal 1: lunedì 15 giugno. Nello stesso giorno, così come aveva lasciato intendere già alcune settimane fa l’amministratore delegato di Sea, Armando Brunini, chiuderà il T2. Con gli attuali volumi di traffico, infatti, è inutile avere due aerostazioni aperte.

La riapertura del Terminal 1

Con la riapertura del T1 significa che i volumi di passeggeri attesi in quella data saranno sopra le 3mila unità giornaliere. Brunini aveva indicato la ripresa delle attività in un giorno compreso tra il 15 e il 30 giugno. Il fatto che sia stata scelta la prima data a disposizione è un buon segnale verso un lento e graduale ritorno alla normalità. Da metà mese riprendono infatti i primi voli di easyJet e sei giorni dopo i collegamenti di Ryanair. Seppur con un operativo ridotto, restano comunque le due principali compagnie aeree per volumi di traffico a Malpensa. La loro presenza rende insostenibile la sola operatività del T2, anche perché nel frattempo alcuni vettori sono già tornati e altri lo faranno nelle prossime settimane.
Al T1 sono già in corsi i lavori di adattamento in vista di lunedì: per garantire il distanziamento sociale sono stati predisposti dei percorsi obbligati e a ogni entrata ci sarà un termoscanner a misurare la temperatura corporea di chi passa.

Malpensa riapre Terminal 1

La chiusura del T2

Il Terminal 1 era stato chiuso alle 23.59 dello scorso 15 marzo, nel momento più drammatico della pandemia. A gestire i volumi di traffico aereo su Malpensa praticamente azzerati (i passeggeri a marzo calarono del 99%) rimase aperta soltanto la vecchia aerostazione. Non era mai successo dal 1998, anno di inaugurazione di Malpensa 2000. Lunedì prossimo accadrà l’esatto opposto: il Terminal 1 riapre e nello stesso istante chiude il Terminal 2. Rimarrà vuoto a tempo indeterminato, ovvero fino a quando il numero di movimenti giornalieri renderà non più sostenibile concentrare l’attività soltanto sul Terminal 1. Il contenimento dei costi non indispensabili era stato indicato da Sea sin dall’inizio dell’emergenza sanitaria come una misura necessaria per limitare le perdite e rendere più sostenibile la delicata fase di ripartenza post-Covid.

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