Malpensa ai minimi storici. Al T1 chiudono due satelliti su tre

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MALPENSA – Lo scorso marzo, in pieno lockdown, i passeggeri a Malpensa calarono del 99 per cento. Sea decise di chiudere il Terminal 1 e Linate e tenere operativo soltanto il T2. Otto mesi dopo la Lombardia in zona rossa costringe ancora una volta il gestore aeroportuale a ridimensionare l’operatività cercando di limitare l’impatto economico della più grande crisi del trasporto aereo. Da domani, 11 novembre, verranno progressivamente disattivati due dei tre satelliti del T1 che nel frattempo era rientrato in funzione a giugno sulla spinta della ripresa estiva. Rimane operativo soltanto quello centrale, più che sufficiente a ospitare i circa 60 voli giornalieri (tra arrivi e partenze) di questi giorni. Un numero che oltretutto nelle prossime settimane è destinato ancora a calare.

Il T1 da domani

La forte contrazione del traffico causata dalla pandemia Covid-19 ha reso indispensabili interventi di efficientamento ed ottimizzazione nell’utilizzo delle risorse del T1. Di conseguenza, sulla base di quanto concordato da Sea con gli Enti di Stato, si è provveduto a modificare il layout dell’aerostazione al fine di concentrare l’operatività al satellite centrale per i voli Schengen, ai gate remoti per i voli extra-Schengen e all’area riconsegne B per tutti i voli in arrivo sia da Schengen che da extra-Schengen.
Il nuovo assetto operativo entrerà in vigore da domani, mercoledì 11 novembre, alle 5 del mattino.

Malpensa, anche le low cost spengono i motori. Voli ai minimi termini

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