Malpensa, il tribunale di Busto condanna Neos per comportamento antisindacale

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MALPENSA – «Finalmente abbiamo ottenuto il diritto di rappresentare i lavoratori della Neos, fino a oggi scoraggiati dalla società, ad intraprendere un “rapporto con le organizzazioni sindacali, come sottolineato dai giudici”». A dichiararlo il segretario generale, Claudio Tarlazzi, e il Segretario nazionale, Ivan Viglietti, della Uiltrasporti, riguardo la sentenza del 3 novembre del Tribunale di Busto Arsizio che accoglie il riscorso del sindacato maggiormente rappresentativo del Personale Navigante, nei confronti della compagnia Neos Air per comportamento antisindacale, dopo un percorso iniziato nel 2018.

La decisione del giudice

Secondo quanto riporta Uiltrasporti, il Giudice ha condannato la compagnia aerea del Gruppo Alpitour con sede a Case Nuove di Somma Lombardo a riconoscere le rappresentanze con tutte le peculiarità previste dalla legge 300/70, a riavviare il processo elettivo per la nomina degli Rls su Malpensa, a coinvolgere il sindacato nella stipula di un accordo Fdm per i Piloti, a fornire attivamente al sindacato le informazioni previste dalla legge, e ad avviare le negoziazioni per la stipula di un contratto aziendale. «Una sentenza molto netta che non lascia adito ad interpretazioni – commentano i due segretari della Uiltrasporti – e che obbliga l’azienda a fare ciò che il sindacato le proponeva costruttivamente da tempo, ma rimasto inascoltato per oltre due anni, durante i quali invece Neos ha messo in atto condotte antisindacali di ogni tipo, come ufficialmente riconosciuto dal Giudice, addirittura attraverso comunicazioni  del management e dei vertici della compagnia ai dipendenti, in cui anche arrogantemente, si inviava il messaggio di non affidarsi al sindacato, ma di trattare direttamente con l’azienda».

Una nuova stagione

Tarlazzi e Viglietti auspicano che con questa sentenza il management faccia profonda autocritica  e apra una nuova stagione di relazioni industriali trasparenti e costruttive nei confronti dei propri dipendenti e di Uiltrasporti, «anche alla luce delle recenti normative che contrastano  il dumping contrattuale al ribasso e fissano il CCNL come riferimento minimo retributivo per i contratti di lavoro».

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