MALPENSA – Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato un’ordinanza che estende la sperimentazione dei voli Covid tested, già in funzione negli aeroporti di Fiumicino e Malpensa, anche agli scali di Venezia e di Napoli. Ma non solo. Finora i voli Covid tested coprivano solo la tratta fra gli Stati Uniti e l’Italia ma, nella nuova ordinanza, sono stati aggiunti come Paesi di provenienza anche il Canada, il Giappone e gli Emirati Arabi. Ciò significa che presto potrebbero riempirsi di passeggeri alcuni dei collegamenti intercontinentali più rilevanti per l’aeroporto varesino.
I voli Covid Tested
I voli Covid Tested sono stati inaugurati a Malpensa lo scorso 3 aprile alla presenza del ministro del Turismo Massimo Garavaglia. Fino gli unici collegamenti attivi sono con i due aeroporti di New York (Jfk e Newark). I passeggeri vengono sottoposti a un test molecolare o antigenico prima della partenza e all’arrivo a destinazione e, se l’esito è negativo,sono autorizzati all’ingresso e al transito nel territorio nazionale senza necessità di rispettare gli obblighi di sorveglianza sanitaria e di isolamento fiduciario.
Questa soluzione potrebbe ora portare a un sensibile aumento di passeggeri su rotte che a Malpensa sono attive da mesi pur con numeri molto bassi a causa delle restrizioni in vigore. E’ il caso dei voli su Dubai, Abu Dhabi e Doha, tre città servite rispettivamente da Emirates, Etihad e Qatar Airways. Ma il nuovo decreto Speranza prevede inoltre voli Covid Tested verso il Canada (Neos è già pronta per volare su Toronto) e il Giappone, servito in epoca pre-Covid da Alitalia e con All Nippon Airways (ANA) che era pronta a lanciare il nuovo collegamento diretto da Milano a Tokyo Haneda.
Russia ed Europa
Con la stessa modalità – ovvero i voli Covid Tested – i vertici aeroportuali stanno spingendo per ripristinare i collegamenti con Mosca, il prima possibile o comunque in vista del ritorno dei grandi eventi fieristici del prossimo autunno a Milano. Per quanto riguarda l’Europa invece un forte segnale verso la ripresa del traffico aereo potrebbe darla una seconda ordinanza firmata dal ministro Speranza che prevede l’ingresso dai Paesi dell’Unione Europea e dell’area Schengen, oltre che da Gran Bretagna e Israele, con tampone negativo, senza obbligo di quarantena. Resta, dunque, l’obbligo di esibire all’arrivo un tampone molecolare o antigenico con esito negativo, effettuato nelle 48 ore che precedono l’arrivo in Italia. Con la stessa ordinanza sono state prorogate le misure restrittive nei confronti del Brasile fino al 30 luglio 2021.
Voli Covid-tested a Malpensa. Il ministro Garavaglia: «E’ l’inizio della ripartenza»
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