Marco Colombo dall’ospedale: «Eccomi con la mia “mascherina”. Ma vincerò io»

VARESE – «Hanno preso in giro il presidente Attilio Fontana per aver indossato la mascherina. Ma voleva evitare che i lombardi finissero per essere costretti ad indossare altri tipi di mascherine, come quella che ho io adesso». Scrive dal suo letto d’ospedale, mostrando il respiratore che tiene sul volto, il consigliere regionale Marco Colombo, che giovedì sera, 12 marzo, ha annunciato di essere risultato positivo al tampone del coronavirus. «Fidatevi di Attilio Fontana – afferma – è una persona seria e aveva capito che l’emergenza andava presa sul serio e affrontata con le maniere forti».

Ricoverato a Varese

Marco Colombo è ricoverato in terapia sub-intensiva all’ospedale di Circolo di Varese, con l’apparecchio per la ventilazione che lo aiuta a respirare quando va in difficoltà. Sarebbe stato contagiato nella sua azienda di Sesto Calende, la Enrico Colombo Spa, dove altri tre collaboratori sono risultati positivi al tampone, mentre sono stati esclusi isolamenti per i colleghi del Consiglio regionale, visto che l’attività al Pirellone era già sospesa. Ora, dal letto di ospedale, l’ex sindaco di Sesto Calende è pronto a vincere la sua battaglia contro il «maledetto» virus: «Vincerò io, perché ho un’arma segreta straordinaria, i medici, gli infermieri e il personale dell’ospedale di Varese, che lavorano ininterrottamente – afferma – poi, come i cinesi, lo aspetterò sulla riva del Ticino, il mio e il nostro Fiume Azzurro, per vedere passare il cadavere del coronavirus».

Il post di Colombo

Eccomi amici, anch’io con la mia mascherina. Hanno preso in giro il nostro presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, quando ha indossato la mascherina in diretta tv. Ma lo faceva per il nostro bene, perché voleva evitare che i lombardi finissero per essere costretti ad indossare altri tipi di mascherine, come quella che ho io adesso. Attilio voleva salvare prima i lombardi e poi la loro economia: aveva capito per primo che l’emergenza andava presa sul serio, e andava affrontata con le maniere forti, mentre a Roma altri andavano in giro a fare gli aperitivi e ci deridevano. Perché il nostro Presidente forse non è un uomo mediatico, preferisce lavorare che andare in tv o sui social, ma di certo è un lombardo, è una persona seria che si affida alle indicazioni di chi è competente e non si lascia influenzare dall’onda emotiva del momento. Io mi fido di lui ciecamente e chiedo anche a voi di seguire alla lettera quello che dice il nostro amato governatore, perché Attilio e noi tutti consiglieri regionali vogliamo bene ai cittadini lombardi e alle imprese lombarde e vogliamo il bene della Lombardia.
E io? Resto positivo, come sempre. Ma stavolta combatto per diventare negativo. Sono qui in ospedale, con la mia mascherina che mi aiuta a respirare e con un po’ di fili attaccati. Ieri ho iniziato la cura forte per fronteggiare questo maledetto nemico che è il Covid-19. Per intanto vince lui ma appena capisco il suo gioco, pareggio e poi passo in vantaggio perché stavolta dalla mia parte ho un’arma segreta straordinaria: i medici, gli infermieri e tutto il personale dell’ospedale di Varese, che stanno lavorando ininterrottamente sia per me che per gli altri pazienti ricoverati. E poi, come i cinesi, lo aspetterò sulla riva del Ticino, il mio e il nostro Fiume Azzurro, per vedere passare il cadavere del coronavirus. E torneremo tutti insieme a girare la Lombardia ed ad ammirare i suoi meravigliosi orizzonti.

Forza Marco!

Dopo l’annuncio della positività al coronavirus sono tantissimi gli amici e i colleghi politici che hanno rivolto parole di sostegno e di incoraggiamento al consigliere regionale leghista. A partire dall’europarlamentare bustocca Isabella Tovaglieri, che gli ha scritto: «Sei un guerriero e sappiamo che continuerai a ruggire come un leone contro questo maledetto virus che ci sta stravolgendo la vita. Saranno giorni in cui dovrai combattere contro quello che oggi è il nemico di tutti, ma sono certa che ne uscirai da vincente come solo tu sai fare. C’è tantissima gente che fa il tifo per te: con la tua determinazione e la tua tenacia ne uscirai più forte di prima». Il consigliere regionale del Pd Samuele Astuti ha dichiarato: «Mi dispiace enormemente. So che Marco è un uomo forte e sono sicuro che sarà dimesso presto e potrà tornare dalla sua famiglia. Gli faccio i miei migliori auguri di pronta guarigione. Lo aspettiamo presto in Consiglio Regionale». Solidarietà anche da Sesto Calende, dove il suo successore, il sindaco Giovanni Buzzi, si è messo in isolamento volontario a casa, avendo avuto sporadici contatti con Colombo qualche giorno prima che si ammalasse: «Affetto, vicinanza ed amicizia, nella certezza che presto avremo migliori notizie. Forza Marco!». Parole di sostegno anche da un altro ex sindaco di Sesto, Roberto Caielli, a nome del gruppo di minoranza Insieme per Sesto: «Siamo al fianco di Marco Colombo in questa battaglia. E siamo vicini alla sua famiglia.  Lo avevo chiamato sabato per discutere con lui alcuni problemi comunali e avevamo parlato di un caso che riguardava il suo ambiente di lavoro ma lo avevo sentito molto tranquillo. Una volta di più abbiamo la conferma che è una lotta senza quartiere e dobbiamo avere fiducia nel nostro sistema sanitario».

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