Le armi dei pusher nei boschi dello spaccio di Marnate: trovate grazie a un’esercitazione

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MARNATE – Esercitazione dell’Associazione Metal Detecting nella mattinata di oggi, sabato 21 gennaio, nei boschi della droga di Marnate. I volontari, autorizzati dall’amministrazione comunale marnatese, per quattro ore hanno passato al setaccio quello che da anni è il regno dei pusher.

Machete e pistole

Trovando un machete (arma ormai simbolo dei signori della droga dei boschi del varesotto), due pistole e un vecchio fucile ormai non più in grado di sparare. Oltre a due cellulari. Presenti anche gli agenti del comando di polizia locale di Marnate, la Protezione Civile e i carabinieri della stazione di Gorla Minore. Armi e droga vengono nascosti nei boschi dai pusher onde evitare di esserne trovati in possesso in caso di controllo.

Fantasmi dello spaccio

Armi e droga che sono comunque sempre a disposizione sul posto di “lavoro” di quelli che diverse indagini hanno indicato come fantasmi. Il giro di spaccio è gestito quasi esclusivamente da nordafricani che arrivano in Italia per vendere droga. Zero documenti, nessuna identità, spesso è risultato impossibile capire come fossero arrivati in Italia. Lo spaccio nei boschi funziona come un supermarket, spesso h24, sette giorni su sette. Il cliente ordina, il pusher prepara lo stupefacente che viene consegnato al limitare del bosco da body guard improvvisate. Talvolta tossicodipendenti poi ripagati in dosi. Le armi e i cellulari sono state consegnate alle forze di polizia per tutti gli accertamenti del caso.

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