CECINA – Massimo Bulleri è appena rientrato a casa. “Arrivo da Istanbul (nel selfie su Instagram che pubblichiamo). Sono stato ospite qualche giorno di Maurizio Gherardini e di Sasha Djordjevic. Una bellissima full immersion nel mondo Fenerbahce: allenamenti, partite di campionato, match di Eurolega. Splendida esperienza”. Chi conosce il Bullo conosce prima di tutto la sua sterminata passione per il basket, anzi il fuoco che lo divora dentro per la palla a spicchi. E può immaginare quanto la pallacanestro “vissuta” gli manchi. Per quel che riguarda la Pallacanestro Varese, mai una parola contro. Da vero signore. Tutti i ringraziamenti del caso e via. Pronto a girare pagina sportiva, quanto prima. Verso una nuova avventura.
Pronto a tornare in pista
Se sono pronto a tornare in pista? Certo, sono prontissimo! Guardo basket da mattina a sera. Ho appena respirato aria di Eurolega a Istanbul, ma sono anche informato sulla partenza difficile della Pielle Livorno, della Libertas e di Cecina (squadre di serie B n.d.r.). Cerco di essere il più pronto e il più informato possibile in attesa di una chiamata. Durante la settimana vado ad assistere agli allenamenti, la domenica vado nei palazzetti a vedere le partite, quando sono a casa guardo il basket in tv. Mi manca moltissimo la parte emozionale dello sport vissuto in prima persona. Non vedo l’ora di tornare in pista.
Il campionato italiano
Ho letto le notizie sulle dimissioni di Petrovic e Repesa. Un fatto assolutamente sorprendente visto che siamo solo alla quarta giornata. Il livello tecnico del campionato mi sembra molto simile a quello dell’anno scorso. Milano e Bologna sono avanti alle altre, Venezia ci sarà, Sassari sta rispecchiando i valori della vigilia e Brindisi è sempre di alto livello. La Virtus ha alzato ulteriormente l’asticella da campione d’Italia e Milano è allo stesso punto dell’anno scorso. Vedo un grande equilibrio. Ci sarà grande bagarre per i playoff e per la salvezza. Qualcuno sarà dentro e qualcun altro rimarrà fuori. Come sempre.
La Openjobmetis Varese
La Openjobmetis non l’ho vista. Ho sempre grande rispetto per Varese che mi ha lanciato in questo lavoro. Mi ha permesso di incominciare come vice e l’anno scorso mi ha dato l’opportunità di diventare coach. Il divorzio di questa estate? La società ha fatto le sue scelte e non c’è niente altro da aggiungere. Questa è la professione dell’allenatore e bisogna saperne accettare tutti gli aspetti.