Mazzucchelli e Giardini i nuovi assessori di Cassano. «Scelta decisamente semplice»

Mazzucchelli Giardini assessori Cassano

CASSANO MAGNAGO – «Una scelta decisamente semplice». Così il sindaco Nicola Poliseno ha annunciato i due nuovi assessori di Cassano Magnago, subentrati in giunta dopo il terremoto politico scatenato dall’inchiesta giudiziaria “Mensa dei poveri”. Si tratta di Elena Giardini e dell’attuale capogruppo di maggioranza Daniele Mazzucchelli che lascerà il posto in consiglio comunale alla prima dei non eletti, Luisa Savogin.

Senza giri di segreterie

«Anche in questa occasione – ha premesso il sindaco – abbiamo dato prova di essere una maggioranza seria che affronta i problemi internamente, senza giri di segreterie». L’ultimo tassello del puzzle è ora la presidenza di Sieco: Poliseno ha annunciato che entro la fine di ottobre ci sarà anche il sostituto di Antonio Frascella al vertice della società che gestisce i rifiuti.

Mazzucchelli Giardini assessori Cassano

Giardini all’Istruzione

Elena Giardini è «una mamma, una lavoratrice e una catechista». Così si definisce il nuovo assessore all’Istruzione, o meglio all’Educazione, «perché i nostri figli non sono da istruire, bensì da educare». In giunta porta l’entusiasmo di chi si approccia alla politica per la prima volta, l’esperienza maturata da genitore impegnato all’interno del mondo della scuola a tutti i livelli e una convinzione come base di partenza della sua attività amministrativa: «Le scuole di Cassano sono un’isola felice».

Mazzucchelli alla Sicurezza e Commercio

Dopo sette anni di gavetta in consiglio comunale, per l’attuale capogruppo è il momento di misurarsi all’interno dell’esecutivo con le deleghe alla Sicurezza e alle Attività produttive. Non cambia il suo modo di approcciarsi ai problemi: «Condivisione nelle scelte e confronto costante con le opposizioni, anche se una parte negli ultimi tempi ha dato vita a polemiche molto più cattive, fuori dalla dialettica costruttiva del passato». Sotto il profilo operativo, il suo obiettivo primario è riprendere il dialogo con il piccolo commercio: «Serve fare rete».

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