Mediatori linguistici per gli stranieri all’anagrafe di Busto. Per evitare le code

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BUSTO ARSIZIO – I futuri mediatori linguistici dell’istituto universitario “Carolina Albasio” di Castellanza svolgeranno il loro tirocinio all’anagrafe di palazzo Gilardoni e in altri uffici comunali per supportare gli operatori quando hanno a che fare con persone di origine straniera. Meno code agli sportelli e facilitazione dei rapporti con l’ente per gli utenti che hanno problemi con la lingua italiana, questi gli obiettivi che si pone l’amministrazione di Busto. La convenzione è di durata triennale, e prevede un numero indefinito di tirocini extracurriculari con la Scuola Superiore per Mediatori linguistici Carolina Albasio, istituto universitario che ha sede a Castellanza nel palazzo Cesil di via Luigi Pomini e che offre un corso di laurea triennale in scienze della mediazione linguistica.

La delibera

Lo ha deciso la giunta, deliberando una proposta avanzata dall’assessore al personale Gigi Farioli. Una scelta che parte dalla considerazione che «già alcuni consiglieri comunali hanno proposto l’attivazione del servizio di mediazione linguistico-culturale da inserire nei servizi al cittadino e, in particolare, nel contesto dei servizi demografici per supportare il lavoro degli operatori nei confronti di persone di origine straniera, come cittadini immigrati, persone straniere prive di residenza o domicilio che presentano un bisogno sociale indifferibile ed urgente, persone vittime di tratta e/o sfruttamento, minori stranieri non accompagnati, ecc.». Molteplici le finalità di questa iniziativa: «sostenere la comunicazione e la relazione tra utenti e operatori dei servizi demografici, per favorire una maggiore reciproca comprensione del contesto e rendere maggiormente efficiente il servizio al cittadino», ma anche «favorire l’approfondimento delle situazioni per individuare al meglio le problematiche e i possibili percorsi di aiuto» e infine per «mettere gli utenti nelle condizioni di comprendere appieno il significato, le finalità e le conseguenze degli interventi messi in atto nei loro confronti».

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Anagrafe e non solo

Ma al di là del sostegno garantito ai cittadini stranieri che si rivolgono ai servizi demografici, c’è un’altra motivazione forte che ha suggerito di intraprendere questa iniziativa. Il fatto, acclarato, che spesso le difficoltà di comunicazione con gli utenti che hanno meno dimestichezza con la lingua italiana rappresentano uno dei motivi di appesantimento del lavoro agli sportelli di front office, causando rallentamenti nell’attività che provocano code in un ufficio che è già di per sé sotto pressione. «È un’operazione win-win per tutti, rivolta ad una vera integrazione – sottolinea l’assessore delegato al personale Gigi Farioli – per tutti i cittadini, visto che permetterà di smaltire le code all’anagrafe. Per i cittadini stranieri, facilitando il loro rapporto con l’ente. Per la scuola “Albasio”, che garantirà tirocini professionalizzanti ai suoi studenti. E per il Comune, visto che si risolve un problema a costo zero». La disponibilità dei tirocinanti non sarà limitata alle esigenze degli sportelli dei servizi demografici, dove Farioli ha già avviato un percorso di uscita dall’emergenza code, ma potrà essere attivata anche in altri contesti di front office, come i servizi sociali.

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