Medici ucraini si specializzano in Lombardia. Contributo degli ospedali di Varese e Gallarate

ucraina lombardia medici
La precaria situazione sanitaria in Ucraina devastata dalla guerra

MILANO – Grazie al finanziamento concesso da Regione Lombardia e al sostegno di Assolombarda, parte il programma di formazione del personale medico ucraino in Italia attuato dalla Fondazione Soleterre. L’iniziativa, che ha come capofila Cesvi, è del progetto ‘Emergenza Ucraina’ approvato dalla Giunta regionale attraverso uno stanziamento di 500.000 euro.

Nello specifico, Soleterre si impegna a fornire supporto allo staff medico dell’Ospedale St. Nicholas di Leopoli che lavora da oltre un anno e mezzo in prima linea nella risposta alle conseguenze del conflitto in corso, ai pazienti in cura presso lo stesso ospedale e agli sfollati ospitati nella casa di accoglienza riqualificata da Soleterre a Neslukhiv. Soleterre ha dotato l’ospedale St. Nicholas di cinque nuove figure specializzate nell’aiutare i pazienti pediatrici anche con traumi relativi al conflitto, accompagnandoli nel loro percorso terapeutico, e che arriveranno in Italia per completare la formazione in due ospedali di Pavia, l’IRCCS Policlinico San Matteo e l’ICS Maugeri.

Fino al 25 novembre, la delegazione di medici ucraini composta da Pavlovska Olha (Anestesista e neurologa pediatrica), Olha Shevchenko (Psicologa), Viityk Lesia (Infermiera del reparto di riabilitazione) Khuda Serhii (Fisioterapista) e Oksana Baran (Terapista) completerà la propria formazione grazie alle attività strutturate nei due ospedali su tre filoni: attività di riabilitazione psico-fisica, scambi di formazione tra specialisti ucraini e italiani e la fornitura di attrezzature e medicinali per il centro di riabilitazione di Leopoli.

“Fin dall’inizio del conflitto – spiega il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana – abbiamo fatto tutto quanto nelle nostre possibilità per offrire supporto alla popolazione sia nelle zone teatro di guerra, sia ospitando e curando in Lombardia soprattutto donne e bambini. Siamo intervenuti anche per aiutare un centinaio di bambini malati oncologici che abbiamo curato in diverse strutture della Lombardia. Una mobilitazione ‘a tuttocampo’ che è andata dal San Matteo di Pavia, all’Istituto dei Tumori di Milano, agli Spedali Civili di Brescia, all’Ospedale di Varese. E ancora al Policlinico di Milano, al Niguarda, al Papa Giovanni XXIII di Bergamo, All’Irccs San Gerardo di Monza e all’Ospedale di Gallarate. Un’azione resa possibile anche grazie al grandissimo impegno di ‘Sole e Terre Onlus’ e ai voli messi a disposizione da donatori privati e dal Dipartimento nazionale di Protezione civile. Ecco, questa collaborazione non si è mai interrotta ma continua con una forma nuova e concreta di formazione del personale medico ucraino”.

“L’apertura di un Centro che possa rimanere nel tempo, anche un domani che la guerra sarà finita – aggiunge Damiano Rizzi, psicoterapeuta dell’età evolutiva e presidente di Soleterre – nasce dall’esigenza di aiutare bambini e ragazzi con amputazioni, lacerazioni importanti, disabilità neuro-motorie che necessitano di assistenza continuativa nel tempo. Soleterre non li lascerà soli, sarà al loro fianco per i prossimi anni per provare ad alleviare i traumi fisici e psicologici che la guerra ha comportato per un’intera generazione. Grazie al finanziamento di Regione Lombardia per la formazione dello staff medico ucraino e per la fornitura di attrezzatura medica, ci auguriamo che la capacità ricettiva arrivi ad ospitare il doppio dei pazienti pediatrici di oggi”.

ucraina lombardia medici – MALPENSA24