Furno, il pm della Mensa dei poveri lascia la procura di Milano. Andrà al Tar di Roma

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MILANOLuigi Furno (nella foto), il pm della Mensa dei poveri, che nel maggio 2019 si è abbattuta come uno tsunami sulla provincia di Varese portando all’arresto dell’ex Ras di Forza Italia Nino Caianiello, lascia la procura di Milano. Anzi lascia la magistratura ordinaria. La notizia riportata da Il Fatto Quotidiano.

Dalla procura al Tar

Da domani, venerdì 15 ottobre, Furno sarà giudice al Tar (Tribunale amministrativo regionale) di Roma. Quello del magistrato 41enne di origine napoletana, è un volto noto nel Varesotto dal 2014. Da quando, cioè, prese servizio come sostituto procuratore a Busto Arsizio. Nel 2017 è lui ad arrestare l’allora sindaco di Lonate Pozzolo Danilo Rivolta. Con il primo cittadino (in quota Forza Italia) furono coinvolti nell’indagine anche il fratello di Danilo, Fulvio Rivolta, e la compagna del sindaco Orietta Liccati, all’epoca responsabile dell’ufficio tecnico di Lonate e assessore all’Urbanistica a Gallarate. Da quell’inchiesta partirono due delle più importanti indagini sul territorio di Varese degli ultimi anni: Mensa dei poveri, appunto, e Krimisa, coordinata dalla Dda di Milano che assestò un durissimo colpo alla locale di ‘ndrangheta Legnano-Lonate Pozzolo.

Un magistrato di primo piano

In quattro Luigi Furno a Milano ha “co-firmato” la quasi totalità delle più importanti inchieste: oltre a Mensa dei poveri, lo vedono in primo piano anche l’indagine relativa ai celebri “camici” che hanno portato all’iscrizione nel registro degli indagati del presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana per autoriciclaggio in relazione ad alcuni conti esteri. Da oggi la procura di Milano perde un magistrato di primissimo piano.

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