Olgiate, Montano ricuce lo strappo con Richiusa e candida pezzi di Lega

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OLGIATE OLONA – Il mastice. E’ ciò che in questi giorni il sindaco Gianni Montano ha dovuto utilizzare per ricompattare la frattura con Leonardo Richiusa. Una spaccatura che ora sembra essere lì lì per essere ricomposta. Non è ancora detta l’ultima parola, visto che i protagonisti della vicenda si siederanno nelle prossime ore attorno a un tavolo per verificare se ci sono tutte le condizioni per andare avanti insieme.

Il retroscena

Un passo indietro. E’ ciò che sia il sindaco Gianni Montano sia Leonardo Richiusa dovranno fare per ricucire la frattura. Che c’è stata e ha rischiato di mandare in frantumi il “giocattolo” Paese da Vivere. Tutto è avvenuto durante un incontro nei giorni scorsi. Il motivo per cui Richiusa ha preso cappello pare sia imputabile al fatto che, nello schema prospettato dal sindaco candidato l’area di riferimento dell’esponente dem, non era adeguatamente rappresentata. Ed è proprio da qui che è nato lo scontro, in quanto, in prima battuta nessuno ha voluto mediare. Sbollita la tensione, le parti sono tornate ad avere un dialogo e un confronto utile per rivedere le differenti posizioni e smussare gli spigoli contro i quali Paese da Vivere ha rischiato di andare a sbattere.

Strappo ricucito

“Tra i due litiganti, il terzo gode”. Mai come in questo caso sarebbe risultato vero il vecchio adagio. Se, infatti, la frattura tra Montano e Richiusa si fosse consumata fino in fondo, la strada di Alda Acanfora e Olgiate insieme sarebbe certamente risultata, almeno sulla carta, in discesa. Visto che da un lato Paese da Vivere avrebbe perso un bacino di voti importanti, ininfluenti però, per una possibile vittoria qualora Richiusa avesse dato vita a una eventuale lista alternativa più marcatamente di centrosinistra.

Pezzi di Lega con il sindaco uscente

Il rientro (anche se ufficialmente non è mai uscito) di Richiusa in squadra mette sul tavolo una serie di questioni. Tra queste anche il ruolo di vicesindaco. Per questa posizione, infatti, il nome più gettonato, fino a pochi giorni fa, era quello di Paolo Maccabei. Ora però se non tutte, un bel po’ di cose sono tornate in discussione. E alla fine, a dirimere la questione dei ruoli, potrebbe essere l’esito delle urne in termini di preferenze. Anche se uno schema di massima verrà ridisegnato. Schema che contempla anche pezzi di Lega. O meglio leghisti che da tempo non frequentano più la sezione olgiatese, pur avendo in tasca la tessera del Carroccio.

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