Monteviasco, morte in funivia: Dellea schiacciato e soffocato da “una trappola mortale”

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VARESE – Asfissia da schiacciamento. Così morì Silvano Dellea, lo storico manutentore della funivia di Monteviasco deceduto nel novembre del 2018 in seguito a un drammatico infortunio sula lavoro. Oggi, giovedì 21 aprile, si è aperta di fatto l’istruttoria del processo che vede 10 persone imputate per omicidio colposo.

Trappola mortale

A giudizio ci sono i consiglieri della cooperativa che gestiva l’impianto, il direttore d’esercizio, l’ex sindaco di Curiglia con Monteviasco, i funzionari del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e il progettista della revisione generale. Secondo l’accusa l’impianto non era a norma. Oggi, in particolare, è stato sentito il perito che ha effettuato tutti gli accertamenti medico legali.

Test alcolemici

In particolare Delle a è stato schiacciato dall’imbracatura rimasta agganciata a un predellino mentre l’impianto era in funzione. “Una trappola mortale“. Il perito ha anche precisato che potranno essere eseguiti accertamenti sui campioni prelevati in sede di autopsia. Questo perché  perché il collega di Dellea, al lavoro nella stazione a monte della funivia, aveva un tasso alcolemico superiore a quello consentito dalla legge. Alcuni difensori hanno quindi chiesto di poter eseguire analisi alcolemiche sui tessuti della vittima.

Rilevato in aula che le telecamere dell’impianto non funzionavano al momento dell’incidente. Sentito anche un operante. All’epoca fu sequestrata anche la scatola nera della funivia.

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