Mornago, una petizione per fermare il centro commerciale al campo sportivo

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MORNAGO – «Se c’è una cosa di cui quell’area non ha sicuramente bisogno, è l’ennesimo blocco di cemento che vada ad impattare sul verde, essendoci già due ditte dall’altro lato della strada». La destinazione del campo sportivo di Mornago è al centro della petizione indetta sul sito Change.org venerdì 7 maggio e rivolta al sindaco Davide Tamborini: «Per il futuro serve investire sul sociale e sulla comunità, sulla rivitalizzazione dei negozi di vicinato e sui centri storici, non sull’ennesimo centro commerciale». All’iniziativa lanciata da Simone Marcolli è seguita oggi, lunedì 10 maggio, la presa di posizione e la proposta del gruppo consiliare di minoranza “Libera Mornago” formato da Lega, Forza Italia e indipendenti.

«Una scelta incomprensibile»

«Lo scopo di questa petizione – recita il testo su Change – è impedire che il campo sportivo di Mornago venga trasformato in un centro commerciale, come è intenzione dell’amministrazione. È una scelta incomprensibile, che rischia di privare Mornago e i Comuni limitrofi di un impianto con alto potenziale d’utenza e con fondamentale valore a livello di associazionismo. L’impianto può vantare una posizione logisticamente favorevole per svariati sport, dal calcio, per cui ha già spogliatoi, al fitwalking o alla mountain bike, trovandosi in un’area facilmente collegabile ad aree boschive e sentieri di campagna. Se valorizzato in maniera opportuna potrebbe garantire importanti spazi per attività sportive e per i giovani, specie in questo periodo in cui sono la categoria più penalizzata, oltre che per eventi organizzati sul territorio o per la creazione di un’area dog-friendly».

«No ai soliti modelli di sviluppo commerciale»

Libera Mornago, che ad aprile ha organizzato un incontro aperto alla cittadinanza per discutere il nuovo Pgt, ha proposto di utilizzare l’area per la creazione di un polo culturale.

Superiamo le strumentalizzazioni che hanno portato a dividere il paese, più che a unire. Apriamo un confronto, perché non pensiamo a un polo dedicato alla cultura, allo sport e alla promozione del territorio? Senza farci distrarre dal solito teatrino della patrimoniale, che ha già dato i suoi frutti all’attuale amministrazione in termini di consenso, facendo passare un messaggio fuorviante. Vogliamo chiarezza e confronto su un’area fondamentale del nostro Comune, e non solo.

Quell’area è di tutti i mornaghesi, non solo di quelli che hanno vinto le elezioni. Purtroppo abbiamo visto come, a seconda della convenienza, si possa parlare di investimenti quando le opere sono previste da Tamborini (715mila euro per il progetto della piazza di Crugnola), mentre di debiti quando le opere sono state previste e realizzate dalla patrimoniale. Pensiamo alla fognatura di via Colombo, al depuratore, all’acquedotto di Montonate, ecc.. I componenti dell’attuale maggioranza sono stati efficaci nel diffondere questo messaggio alla popolazione e hanno già raccolto i frutti per due passaggi elettorali, ma il tempo ci ha portati a capire che le previsioni catastrofiche e allusive non si sono concretizzate.

Se pensiamo che molti del nostro gruppo non erano nemmeno maggiorenni all’epoca, e che alcuni non avevano alcun ruolo amministrativo, cerchiamo di confrontarci sui temi che ci stanno a cuore e che ci fanno dedicare del tempo alla nostra comunità. Tra l’altro, dopo oltre sette anni, nessun soggetto coinvolto e tanto meno l’ex amministratore, che aveva agito spesso in autonomia, è stato perseguito legalmente. Ora servono le idee che superino la contingenza, ma soprattutto scelte che non replichino i soliti modelli di sviluppo commerciale che abbiamo visto per anni nei Comuni limitrofi.

Una breve cronistoria: le informazioni accertate sulla patrimoniale sono che il famoso milione e mezzo di debito corrisponde in realtà a 190mila euro (che, a detta del sindaco, dovrebbero ridursi ulteriormente) verificati dal liquidatore nominato da Tamborini. L’area, che è stata costruita con i soldi dei mornaghesi e ha avuto un’utilità nel tempo, dopo l’ultima assegnazione è stata lasciata a se stessa, fino a portarla a un’ulteriore perdita di valore che, ovviamente, diminuirebbe i costi di acquisizione da parte di chi vorrà effettuare un’operazione immobiliare nell’area del campo sportivo di Mornago.

Constatiamo che ultimamente l’area, nonostante tutto, ha ospitato eventi di un certo livello come AgriMornago nell’ottobre del 2019 ed è stata utilizzata da alcuni soggetti privati per fare delle lezioni di calcio individuale e altre attività. Avrebbe potuto permetterci di risparmiare i soldi dell’affitto degli immobili in cui è ospitata la sede della Protezione civile (pari a circa 7.500 euro per 10 anni, cioè 75mila euro), se si fosse pensato di custodire i mezzi nell’area centrale coperta presente. Oggi potrebbe rispondere alle esigenze di socialità dei giovani di Mornago e, con qualche semplice accorgimento, accoglierli per farli giocare a calcio e responsabilizzarli nella gestione.

Quale futuro? Chiediamo di valutare proposte alternative al supermercato e anzi, a tale proposito, vorremmo sapere se ci sono proposte concrete da parte di operatori del settore che il liquidatore e l’attuale amministrazione stanno vagliando. Considerando il particolare momento storico dove le persone hanno sempre più voglia di spazi connessi al verde, e che consentano una certa qualità della vita, si potrebbe pensare a un polo culturale e servizi con spazi per una biblioteca/ludoteca con spazi per i giovani legati allo studio, ma anche a momenti ricreativi; una biblioteca per lo studio attrezzata con tecnologie e connessioni; spazi per le associazioni; operatori del settore sportivo, attività correlate allo sport in genere e all’attività all’aria aperta, rivenditori di materiale sportivo, noleggiatori di mountain bike, ecc..

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