Gorini (Lega): «Per il sindaco di Busto la partita non è chiusa. Candiderei Speroni»

BUSTO ARSIZIO – «Il sindaco? A Busto la partita non è ancora chiusa. La speranza è l’ultima a morire, e noi speriamo in un candidato leghista». Giuseppe Gorini, vicesegretario della Lega di Busto, già segretario per due mandati a cavallo dei mandati da sindaco di Gigi Rosa (è rimasto negli annali il suo “Ul risotu l’è sü” con cui giubilò l’ultimo primo cittadino leghista) e di Gigi Farioli. Con Speroni che conferma il suo “silenzio stampa”, è Gorini ad intervenire, prima voce leghista dopo il confronto con il commissario provinciale Stefano Gualandris che aveva demolito le speranze di una candidatura per la sezione di Busto. «Sono ancora convinto che dopo 15 anni ci sia bisogno di un cambio, e di un sindaco leghista».

«Il candidato? Prematuro decidere»

La Lega “dura e pura” non molla, dunque. «Noi non cambiamo idea fino all’ultimo momento – ammette Giuseppe Gorini – è prematuro chiudere i conti sul candidato sindaco del centrodestra, visto che in tutta Italia non ci sono ancora i nomi praticamente da nessuna parte, a Roma, Milano, Torino. A livello nazionale può succedere di tutto, potrebbe esserci ancora un terremoto politico, quindi c’è ancora tempo anche a Busto. Non si sa ancora nemmeno la data delle elezioni…». Il fatto che il tavolo provinciale possa chiudere le candidature non fa demordere la sezione: «Rassegnati? Mai – sottolinea il vicesegretario – siamo sempre convinti che un buon sindaco della Lega per Busto sarebbe l’ideale. Restiamo in attesa, speranzosi che possa succedere qualcosa. E la speranza è l’ultima a morire».

Il Maroni di Busto? È Speroni

Il commissario Gualandris aveva chiesto “un Maroni di Busto”, per poter provare a convincere gli alleati. «E noi un altro Maroni in realtà ce l’abbiamo – chiarisce Gorini – forse non ha il suo curriculum, ma ha fatto il ministro anche lui, tra i tanti incarichi. Il nostro segretario Francesco Speroni. Lui però non ci pensa nemmeno di fare il sindaco. Noi intanto cominciamo ad avvicinarci al Comune con il ritorno nella sede di via Culin, poi basta fare quattro passi per arrivarci…». Quasi una strategia per il ritorno a palazzo Gilardoni.

«FdI? Contano i voti, non i sondaggi»

Anche su Antonelli l’opinione non cambia: «Una persona che non è di parola per noi non va bene». Il riferimento è sempre alla celebre intervista in cui l’attuale sindaco annunciava un solo mandato.  Al coordinatore di Fratelli d’Italia Nardi, che critica le richieste di posti a compensazione del via libera all’Antonelli-bis, nessuna risposta diretta: «Sono in un momento di euforia, nei sondaggi loro crescono e sembra che noi invece andiamo giù. Ma bisogna contare i voti e vedere cosa succede. Anche a Saronno e a Legnano abbiamo visto i risultati. Ma lasciamoli fare. Usciremo anche noi con i nostri gazebo».

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