Busto, Fratelli d’Italia: «Sì alla lista Antonelli. Forza Italia decida dove stare»

I militanti di FdI al gazebo di via Milano con il coordinatore Nardi e il sindaco Antonelli

BUSTO ARSIZIO – «Le assegnazioni? Si fanno una volta che l’oste ha presentato il conto. Adesso parliamo di programmi e, perché no?, anche di sogni. Non di posti in giunta…». Dal gazebo del tesseramento, che conferma il vento in poppa del partito di Giorgia Meloni, il coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia Massimiliano Nardi fa il punto sulla situazione politica, alla luce dell’ormai quasi certa conferma del sindaco uscente Emanuele Antonelli come candidato del centrodestra a Busto.

Il tavolo del centrodestra

«Finora se ne parla solo nei retroscena dei giornali, visto che il tavolo cittadino del centrodestra è fermo – ammette Nardi – ma una volta che il tavolo provinciale si esprimerà, credo che torneremo a ritrovarci con i nostri alleati per ragionare sull’avvio della campagna elettorale a Busto. Credo che sarebbe opportuno partire dai programmi e dai progetti per la Busto del futuro, piuttosto che parlare di posti». Su questo tema, in particolare, pur con la premessa che «le voci sono da prendere con le pinze e la discussione andrà fatta serenamente al tavolo», il coordinatore di FdI mette le mani avanti.

Il “manuale Cencelli”

«Penso sia poco piacevole leggere che qualcuno parla già di spartizione di posti in giunta – sottolinea Massimiliano Nardi – sia perché, al momento debito, credo si dovrà ragionare in base alle competenze oltre che al colore politico, sia perché le assegnazioni si fanno quando l’oste ha presentato il conto. Ovvero, numeri alla mano, in proporzione ai risultati elettorali, al di là di un criterio generale per garantire un equilibrio rispetto ai ruoli più “pesanti”, come vicesindaco e presidenza del consiglio comunale. Ma mi sento di invocare una discussione sui programmi e sui progetti, anche con uno sguardo lungo, al 2030. Anche ai sogni da realizzare».

Il dibattito sui programmi

Sì, perché Nardi è convinto che ci sia molto da lavorare sulla Busto di domani: «La giunta Antonelli ha fatto molto e ha sbloccato molte partite, da ultimo l’area delle Nord e speriamo anche il Borri. Così ora si può pensare a progetti su larga scala, con una visione al 2030, senza dimenticare l’attenzione alle piccole cose da fare meglio e ad un’organizzazione dell’ordinario che in alcuni campi può essere perfezionata. Ma abbiamo la Busto del futuro da progettare: la città dei giovani, la mobilità sostenibile, la vivibilità, la città più “green”, fino a questioni di fondo come il centro aperto o chiuso alle auto, per citarne una. Sono tutti temi su cui siamo pronti a confrontarci con gli alleati».

«Forza Italia decida»

C’è da capire innanzitutto come sarà l’assetto al tavolo politico. Perché ad esempio Forza Italia continua a ventilare l’ipotesi di una corsa solitaria: «Decidano da che parte collocarsi – l’invito di Nardi – se stare nel centrodestra o se dialogare con chi è all’opposizione o addirittura fa parte del centrosinistra. Lo dico anche per loro, per rispetto dei loro elettori che immagino possano essere disorientati. Che Forza Italia possa prendere contatti con Busto al Centro e Italia Viva ci può stare, è giusto che non ci siano preclusioni, ma cosa vuole costruire con due forze di opposizione che con il centrodestra che ha governato negli ultimi 5 anni non hanno nulla a che vedere?».

Lista Antonelli? Per FdI è Sì

E poi c’è anche la “querelle” sulla lista del sindaco, che la Lega di Busto vorrebbe stoppare. «Io credo che abbia senso che ci sia – sostiene il coordinatore cittadino del partito di Antonelli – alle elezioni amministrative il sindaco rappresenta anche quei cittadini che non si riconoscono nei partiti». Un “Sì”, dunque, alla Lista Antonelli: «Noi di Fratelli d’Italia saremmo i primi a beneficiarne se la lista del sindaco non si facesse, ma perderebbe la coalizione e soprattutto il cittadino che non si riconosce nei partiti e che vorrebbe ridare fiducia al sindaco uscente – aggiunge Nardi – e poi mi chiedo perché a Varese e Gallarate le liste del sindaco si possono fare e a Busto non si dovrebbe? Né capirei veti sulle persone che entrerebbero in quella lista: potrei capire una selezione dal punto di vista etico, ma se qualcuno ha già fatto politica credo sia suo diritto ripresentarsi dove meglio crede. Oppure mi chiedo perché qualcuno osteggia la civica di Antonelli ma non dice nulla dell’assembramento civico attorno a Forza Italia, non vedo la differenza e non mi risulta che tutti i papabili candidati siano iscritti a Fi».

No alla lista del sindaco? Da Antonelli già picche alla Lega di Busto. Che alza la posta

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