Musica fino alle 3.00 e after hard: è già “crociata” contro il Rugby Sound Festival

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LEGNANO – Domani sera, dopo tre anni, torneranno ad accendersi luci e casse del Rugby Sound Festival di Legnano, rassegna musicale che durerà 11 giorni consecutivi e richiamerà ogni sera migliaia di giovani e non da mezza Lombardia. Ma già fioccano le polemiche per l’impatto che la manifestazione musicale comporterà sui dintorni della sede (l’isolino dietro il Castello Visconteo) e sull’annunciato finale di serata a luci rosse. A sollevarle, il consigliere civico Franco Brumana, che è anche presidente dell’associazione Amici dell’Olona, da sempre contrario alla collocazione dell’evento nel mezzo di un’area naturale particolare e da preservare.

Brumana: «Ai residenti la ninna nanna del sindaco»

«I numerosi cittadini residenti nella zona di viale Gorizia, di viale Toselli, della “Costa” e della vicina parte di San Vittore Olona – ironizza Brumana oggi, mercoledì 29 giugno – saranno sicuramente grati al sindaco perché, senza scomodarsi da casa, potranno sentire la dolce musica dell’after show del Rugby Sound sino alle 3.00 del mattino nelle notti di venerdì, sabato e domenica e sino alle 2.00 del mattino delle altre notti. Per garantire un maggiore comfort e una maggiore diffusione di questa dolce musica, il sindaco ha pure concesso una deroga al volume delle emissioni sonore».

«Che c’entra il topless con l’educazione allo sport?»

A questo si aggiunge il piccante finale annunciato. «L’after show, come dicono gli organizzatori, consentirà ai legnanesi che insieme alle altre decine di migliaia di cittadini parteciperanno al Rugby Sound, di conoscere “la selvaggia follia dei Waikiki Topless Club” e, come è scritto nel programma, “dopo la mezzanotte vale tutto e la biancheria vola via”. È significativo il giudizio espresso dalla giunta comunale – conclude il capogruppo del Movimento dei Cittadini – che nella convenzione del Rugby Sound afferma che queste manifestazioni “ricreative e di educazione allo sport, bene si inseriscono nel calendario delle manifestazioni culturali estive organizzate direttamente dal Comune”.

Bienati: «Ma quale topless, è solo goliardia»

Dal Festival arriva la replica stizzita alle affermazioni del consigliere comunale legnanese. «Ma quali after hard e seni al vento – sbotta a Malpensa24 Cristiano Bienati, direttore sportivo del Rugby Parabiago e organizzatore del Rugby Sound Festival – Waikiki Topless Club è un nome goliardico del bar, non c’è nessuno spogliarello o situazione volgare, come non c’è mai stata. La polizia è sempre presente, anche se non si vede, e i reggiseni appesi sono materiale di scena, tra l’altro vecchio. Faccio sport e intrattenimento da anni – aggiunge Bienati – e mi arrabbio a vedere certe forzature come quelle espresse da Brumana. E poi suo nipote gioca con il Rugby Parabiago: se non fosse un ambiente serio, non credo che questo avverrebbe…».

Sugli altri problemi sollevati, come la musica ad alto volume fino a tardissima ora e l’impatto ambientale della manifestazione, Bienati preferisce invece rimandare le sue osservazioni al dopo Festival.

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