Samarate, Puricelli supera l’aumento delle tasse. Ma le frizioni restano

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SAMARATE – La maggioranza di Samarate tiene. Per ora. La prova del nove per il centrodestra passava dall’approvazione del bilancio di previsione, che dopo i ritardi ha finalmente superato lo scoglio del consiglio comunale, lunedì 27 giugno. Riflettori puntati sulla Lega, con qualche cicatrice dagli ultimi attriti nati con l’aumento dell’Irpef. Ma i presenti in aula hanno ascoltato l’appello lanciato dal sindaco Enrico Puricelli e dal capogruppo Leonardo Tarantino e sono rimasti uniti. Differente la situazione con i fratelli della lista civica che porta il nome del primo cittadino. Assente Domenico Trimboli, già critico in passato sull’incremento delle tasse. Tanto che ora costringe la maggioranza a prendere posizione: «Si dovrà fare una riflessione in merito», anticipa Tarantino.

Strappo coi civici?

Il bilancio di previsione era un documento troppo importante per non passare. Lo sapeva Tarantino, lo sapeva la maggioranza. Il Carroccio ha scelto l’unità nonostante qualche cedimento mostrato in passato, soprattutto per voce di Claudio Verga e Maurizio Brambilla. Proprio Brambilla era assente, come sull’aumento dell’Irpef anche per il bilancio di previsione non ha partecipato al voto. Ma Tarantino chiama ordine e rassicura: «Non c’era per motivi personali», dice. Passi la Lega, quindi. Ma i civici di maggioranza? Vuota la sedia di Trimboli, che a nome della lista ha già criticato l’aumento dell’Irpef, rimarcando quelle divergenze che ancora non trovano soluzione. Ora la sua assenza parla chiaro. E il Carroccio ascolta. Cosa succederà? «Questo apre una riflessione politica in maggioranza, perché il bilancio non è una delibera qualsiasi». La diretta astensione di Trimboli rispecchia la posizione della lista – esclusa Rossella Caligiuri, presidente del consiglio comunale che è rimasta, ancora una volta, fedele al sindaco e alla giunta – e «se un alleato non sostiene il bilancio allora bisogna fare un ragionamento».

Le minoranze

Civici in crisi, Lega che costruisce un nuovo equilibrio e minoranze – non sorprende – ampiamente contrarie. Il Movimento Cinque Stelle conferma la sua ostilità nei confronti dell’aumento delle tasse, interrogandosi sulle future spese sociali. Lo stesso vale per Progetto Democratico, che affonda per rimarcare come il bilancio non abbia una struttura abbastanza solida e quindi carenze in termini di prevenzione. Fino a Samarate Città Viva, ritornando sul momento difficile in cui è stato deciso l’incremento dell’Irpef.

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