BUSTO ARSIZIO – Hanno sgozzato due agnelli e poi hanno cucinato le carni all’aperto, per onorare la Festa del Sacrificio. Sono stati denunciati ieri, 21 agosto, dalla polizia locale di Busto Arsizio un gruppo di nordafricani, tutti di religione islamica.
Festa interrotta
La cerimonia è avvenuta nel giardino adiacente alla loro abitazione, in via per Cassano a Sant’Anna. Ad accorgersi alcuni vicini che hanno immediatamente chiamato la polizia locale, allarmati da quanto stavano osservando dalle loro finestre. L’uccisione degli agnelli, infatti, è avvenuta attraverso l’utilizzo di grossi coltelli così come prevede la tradizione. Sul posto sono intervenuti anche i veterinari dell’Ats, ormai esperti in materia perché ogni anno, in occasione della Festa del Sacrificio, si ripetono episodi simili sul territorio. Quando sono arrivati – erano circa le 14 – degli animali erano rimasti soltanto pochi resti. La polizia ha dunque interrotto la festa ed è stata chiamata una ditta specializzata per lo smaltimento delle carni avanzate.
La denuncia
Gli organizzatori sono stati denunciati per maltrattamento di animale e per macellazione abusiva, peraltro avvenuta violando le più elementari norme di sicurezza e igiene. Oltretutto gli agenti hanno trovato nel giardino uno smaltimento anomalo di rifiuti per cui i responsabili saranno chiamati a rispondere. L’associazione animalista Aidaa ha stimato che ieri in Italia sono stati sgozzati per la festa islamica circa 500mila tra capri, montoni e agnelli. Di questi, circa un quarto solo in Lombardia dove risiede il 25 per cento della popolazione islamica pari a circa 368mila persone. «La fine di questi animali – sottolineano – è atroce in quanto vengono uccisi a mente sana (senza stordimento) e lasciati morire goccia a goccia fino al dissanguamento provocando in loro attacchi epilettici e crisi fortissime in attesa del sopraggiungere della morte».