Nasce una rete per educare i giovani problematici di Busto

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BUSTO ARSIZIO – Un progetto ambizioso. Di più: una rete che coinvolge più soggetti. Obbiettivo? Contrastare, o meglio ancora prevenire, le devianze giovanili. Miriam Arabini, assessore ai Servizi Sociali del Comune di Busto Arsizio fotografa la situazione: «I dati sono purtroppo molto chiari. I così detti comportamenti devianti da parte di ragazzi e ragazze sempre più giovani (si parla di adolescenti e preadolescenti) sono in aumento. Sono in aumento – ha detto l’assessore – sia per quantità che per qualità. E sempre più spesso si trasformano in reati».

Una rete per “salvare” i ragazzi

Da questi presupposti, dall’urgenza di intervenire per «aiutare e rieducare i nostri ragazzi», nasce Rifr@zioni. Un progetto ambizioso, si diceva, perché Arabini ha riunito in un unico “team” diverse realtà ciascuna delle quali aveva singolarmente partecipato al bando promosso dal Comune. «Diverse specialità – ha spiegato Arabini – tutte coinvolte nell’ambito del supporto ai ragazzi, ciascuna, però con un ruolo diverso. Insieme vanno a comporre un quadro completo». Al progetto partecipano tutti i 7 istituti comprensivi di Busto Arsizio (si parla di centinaia di studenti), 5 cooperative: Elaborando, che è capofila, Alisei, il Cta (Centro di terapia dell’adolescenza), Davide onlus e la cooperativa sociale Naturart di Gallarate. Con loro, oltre naturalmente al Comune di Busto Arsizio, opererà anche il Consultorio per la famiglia onlus di Busto. A finanziare il progetto la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate «rete, cooperazione e sociale sono la mission di una banca che non vuole soltanto fare utile ma che questo utile lo vuole anche reinvestire a sostegno di un territorio. da Parabiago a Buguggiate, che sente suo», ha detto il presidente di Bcc Roberto Scazzosi, e la Fondazione Comunitaria del Varesotto: «fare rete è il nostro obbiettivo. Sostenere i nostri ragazzi è sostenere il nostro futuro», ha detto il presidente Carlo Massironi.

Anche il rapper Kaso coinvolto nel progetto

Come funzionerà il progetto. «Avremo una parte di ricerca – ha spiegato Sergio Ceriotti, presidente di Elaborando – con un questionario online per i ragazzi delle scuole medie. I nostri educatori avranno inoltre un contatto diretto sia con gli studenti che con i docenti. Questo ci consentirà di raccogliere decine di dati fondamentali ad inquadrare il malessere dei ragazzi». Ci sarà una parte dedicata all’educazione di strada (gli educatori fisicamente incontreranno i ragazzi nei loro luoghi di ritrovo interagendo con loro) e uno spazio educativo (in zona Museo del Tessile) aperto a adolescenti e pre adolescenti. Con un progetto Rime e Beats, che vedrà i ragazzi scrivere fraseggi rap sotto la guida del rapper Kaso. «Io stesso – ha detto il sindaco Emanuele Antonelli – ho visto quanta rabbia, quanto poco rispetto per le regole hanno alcuni dei nostri ragazzi. E ringrazio tutte queste realtà, che sono tante e ci sono sempre, per l’impegno enorme che si sono assunte».

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