Niente nomine in Prealpi gas: Antonelli sbrocca e fa saltare il banco

busto antonelli

BUSTO ARSIZIO – Prealpi gas: tutto da rifare. L’approvazione del bilancio della società slitta a lunedì 29 giugno. E il rinnovo delle cariche addirittura a settembre. Due passaggi che non sono stati messi a punto nella riunione dei soci di ieri, venerdì 26 giugno, durante la quale, si racconta nei corridoi della politica, il sindaco di Busto ha letteralmente sbroccato e fatto saltare il banco. Lasciando i presenti a bocca aperta per il tenore della sfuriata. E disorientati per il rinvio delle nomine. Che però, rivela più di una fonte, si spiega con la mancanza di candidati di Fratelli d’Italia, i quali hanno presentato il proprio curriculum nei termini consentiti, ma alla partecipata sbagliata.

Il (poco) misterioso rinvio delle nomine

A mettersi di traverso sull’approvazione del bilancio sia stato proprio Emanuele Antonelli, il quale ha addotto una serie di motivazioni contabili e tecniche. Alla fine condivise. Tanto che l’assemblea si riaggiornerà dopo domani per dare il via libera ai conti della società.

Misteriosa (ma per qualcuno nemmeno così top secret) è invece la proroga dell’attuale consiglio di amministrazione. Alla base della quale ci sarebbe solo una questione di candidature (o più volgarmente di posti). Candidature che sarebbero dovute arrivare sul tavolo della Prealpi gas e invece, forse per una leggerezza, sono state presentate per Agesp Energia. Dove, proprio tre giorni fa, è stata nominata in quota Lega Giuseppina Basalari.

Il pasticcio

Senza giraci troppo intorno, il ruolo fino a questo momento ricoperto da Luca Beretta, sarebbe toccato a un esponente di Fratelli d’Italia. Tanto che in corsa, ovvero con curriculum depositato entro i termini corretti, di nomi in quota al partito della Meloni ce n’erano due: Roberto Blanco e Luca Folegani. Nomi giusti, per gli equilibri politici, ma presentati “all’indirizzo” sbagliato.

Insomma Antonelli è arrivato il momento decisivo senza i nomi, ovvero con l’arma scarica. Tanto che lo sbrocco sul bilancio a qualcuno è sembrato essere solo l’appiglio per rinviare (a breve) l’approvazione dell’esercizio finanziario e a dopo l’estate il rinnovo del cda. E la prova la si avrà a settembre: quando si vedrà se il nuovo consiglio di amministrazione sarà selezionato sulla base delle candidature già presentate (con Fratelli d’Italia a bocca asciutta quindi) o se verrà concessa la possibilità di ampliare la rosa dei papabili. Ora che non c’è più possibilità di errore per quale partecipata bisognerà depositare il curriculum.

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