No all’espansione di Malpensa verso sud, esultano i Comuni: «La brughiera è salva»

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TURBIGO – Esultano le amministrazioni comunali del Castanese dopo il no del ministero dell’ambiente all’espansione di Malpensa verso sud. «La notizia della decisione assunta dal ministero in merito al Masterplan 2035 ci fa tirare un sospiro di sollievo – commentano il sindaco di Turbigo, Fabrizio Allevi, e l’assessore all’ambiente, Andrea Azzolin – Viene categoricamente esclusa la possibilità che il sedime aeroportuale possa espandersi a sud, consumando l’ultimo lembo della brughiera più meridionale d’Europa. Ambiente naturale unico, zona di rifugio per fauna e flora di pregio».

Turbigo: «Ora avanti contro il rumore»

Per la giunta turbighese inoltre «è importante che la commissione tecnica abbia sollecitato Regione Lombardia ad istituire il sito di importanza comunitaria Sic/Zps “Brughiere di Malpensa e Lonate”, come peraltro richiesto in data 26 luglio 2022 dal Parco del Ticino tramite l’aggiornamento della relativa istruttoria tecnica. È l’unica strada per tutelare definitivamente un’area naturalistica così importante.

«Con questo parere vengono ripagati gli sforzi perseguiti in questi ultimi anni dall’amministrazione comunale in accordo con gli altri Comuni del Castanese, Parco del Ticino e associazioni di cittadini. Un punto di partenza che ci dà nuova forza per continuare il nostro lavoro nell’ottenere un contenimento di tutti i disagi creati alla cittadinanza da Malpensa, in primis il rumore aeroportuale notturno. Come più volte ribadito – concudono Allevi e Azzolin – lo sviluppo dell’aeroporto, a cui non siamo mai stati contrari, deve coniugarsi positivamente con l’ambiente e il territorio che lo circonda».

Castano Primo: «Salvaguardato l’ambiente naturale»

Anche per il sindaco di Castano Primo si tratta di «un risultato importante. Una notizia dall’enorme significato per il nostro territorio – sottolinea Giuseppe Pignatiello – un traguardo frutto del lavoro di squadra, partito dalle diverse associazioni ambientaliste (e non solo), dai comitati e dai cittadini e che poi ha interessato anche le istituzioni locali e noi sindaci. La Cargo City, se si espanderà, dovrà farlo dentro il sedime aeroportuale.

«La brughiera quindi è salva: quella brughiera per cui in questi anni si è lottato con tanto lavoro. Un’area che racchiude al suo interno bellezze paesaggistiche, naturalistiche e storiche e che, come abbiamo sempre detto e continueremo a ribadire, va salvaguardata è tutelata in ogni modo. Noi ci siamo stati, ci siamo e ci saremo sempre – aggiunge Pignatiello – perché la nostra attenzione era, è e continuerà a restare alta».

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