No all’ospedale unico. E il Comitato per la salute organizza un presidio a Busto

ospedale unico presidio comitato

BUSTO ARSIZIO – Ladri di salute. E’ l’inequivocabile incipit del volantino con cui il Comitato per il diritto alla salute del Varesotto annuncia un nuovo presidio contro l’ospedale unico davanti al municipio di Busto Arsizio. L’appuntamento è per il prossimo 9 ottobre, mercoledì, alle 18, in concomitanza con la commissione consiliare che, appunto, ha all’ordine del giorno i temi relativi alla programmata struttura sanitaria in condominio tra Busto e Gallarate. Futuro nosocomio che unirà i reparti del Circolo di via Arnaldo da Brescia e del Sant’Antonio Abate in un unico presidio, a cavallo tra le due città. Le procedure, con la regia e i finanziamenti regionali, hanno oramai preso un concreto abbrivio: si va verso l’accordo di programma e il progetto definitivo. Opera riconosciuta irrinunciabile dai proponenti istituzionali e dagli stessi operatori sanitari per razionalizzare l’offerta curativa sul territorio e per garantire prestazioni appropriate ed efficaci. Però c’è chi contesta l’intervento come oneroso, inutile e, per di più, dannoso. Come il Comitato, che in una nota spiega le proprie ragioni.

“Possibile malaffare”

Eccole: “La Regione va avanti sull’ospedale unico. I sindaci di Gallarate e Busto Arsizio obbediscono in silenzio.
Ma la contrarietà cresce ed è sempre più evidente. E il Comitato per il diritto alla salute del Varesotto intende darle voce. Per questo, in occasione della commissione consiliare di Busto Arsizio dedicata all’ospedale, saremo presenti. Anche con un presidio, il 9 ottobre, alle ore 18.00 davanti al Comune di Busto Arsizio.

L’ospedale unico comporterà la chiusura degli ospedali esistenti di Gallarate e Busto Arsizio e già ha comportato l’accorpamento di alcuni reparti (otorino e urologia per esempio) e la drastica chiusura dell’oncologia a Busto Arsizio.
L’ospedale unico significa meno 200 posti letto e tempi di attesa più lunghi. Significa un unico pronto soccorso. Significa, nei picchi stagionali di malattia, come per l’influenza, la completa impossibilità di essere curati. Significa anche possibile malaffare, visto che è citato nell’indagine “Mensa dei poveri”, sia nelle intercettazioni sia nelle deposizioni dell’ex sindaco di Lonate Pozzolo che ha patteggiato.

La nostra salute è più importante dei loro affari e delle loro carriere”.

ospedale unico comitato presidio- MALPENSA24