Nuova crescita di contagi in Lombardia, altri 2500. Fontana «preoccupato»

MILANO – Circa 2500 nuovi casi positivi in Lombardia: il Coronavirus non arresta la sua diffusione e il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana non nasconde di essere «personalmente preoccupato» dal rischio di un nuovo trend di crescita. E sulle polemiche a proposito del numero di tamponi eseguiti è duro: «Speculazioni vergognose, che alimentano insicurezza. Noi seguiamo i protocolli dell’Istituto superiore di sanità».

Tornano a crescere i contagi

Per ora c’è solo il dato totale, che è stato anticipato al governatore Fontana mentre l’analisi dei dati arrivati dai laboratori era ancora in corso: circa 2500 nuovi casi positivi al Coronavirus nelle ultime 24 ore, dopo tre giorni che sembravano aprire le porte ad un’inversione di tendenza. «I numeri purtroppo non sono molto belli, il numero dei contagiati è aumentato un po’ troppo rispetto alla linea dei giorni scorsi – ammette il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, nell’ormai consueto punto stampa di metà giornata a Palazzo Lombardia. «Dovremo valutare se è un fatto eccezionale determinato da qualche episodio particolare o se è un trend in aumento, il che sarebbe un po’ imbarazzante».

Il caso tamponi

Fontana si è poi soffermato sulla polemica quotidiana sui tamponi: da più parti si sostiene che se ne facciano troppo pochi, anche se la capacità di analisi dei laboratori regionali è di 5000 al giorno, numero che spesso viene raggiunto o sfiorato. «Qualcuno sta sollevando una serie di polemiche assolutamente infondate, che contribuiscono ad alimentare insicurezza e angoscia nei cittadini. Questo non mi va bene e non è accettabile. Faccio riferimento alla questione dei tamponi sui quali si stanno facendo delle speculazioni vergognose».

«La Regione Lombardia, e il ministro Roberto Speranza l’ha ribadito oggi, ha rigorosamente seguito i protocolli dettati dall’Istituto Superiore di Sanità e dall’organismo scientifico che collabora con il ministero – ribadisce il presidente Fontana, facendo riferimento alle linee guida del 27 febbraio che indicano di effettuare tamponi solo sui pazienti che hanno sintomatologia Covid-19 – lunedì (23 marzo) abbiamo inviato nuovamente al comitato tecnico-scientifico una richiesta per sapere se le linee guida mandate a suo tempo si debbano ritenere confermate o superate. Ad oggi non abbiamo avuto alcun tipo di risposta. Quindi, in assenza di risposta, dobbiamo ritenere che le misure siano le stesse. Se arriveranno nuove indicazioni o istruzioni, ne prenderemo atto e ci adegueremo».

«Mi auguro – la chiosa del governatore – che sulla vicenda dei tamponi non ci siano ulteriori fraintendimenti, perché rischiano di essere fuorvianti per i cittadini. Parlino solo l’organismo tecnico del Ministero, l’Istituto Superiore di Sanità e l’OMS. E dicano cosa si deve fare. Perché queste non sono scelte che competono a me, ai sindaci o ai sottosegretari di turno che vogliono fare polemica».

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