Numeri stabili, il contagio in Lombardia fa «uno scalino verso il basso». Ora si spera

MILANO – Il rallentamento del contagio si consolida e la Lombardia comincia davvero a sperare nell’inversione di tendenza. Con 1.643 nuovi casi di coronavirus nelle ultime 24 ore, si stabilizza la linea degli ultimi giorni e per l’assessore lombardo Giulio Gallera è il momento di dire che «abbiamo fatto uno scalino verso il basso». Un primo passo, forse. Un segnale di speranza, sicuramente. La situazione resta difficile, «restare a casa» continua ad essere un imperativo, ma gli sforzi delle ultime due settimane e mezza chiusi in casa sembrano portare risultati.

«Un motivo in più per restare a casa»

«I dati trovano conferma nella voce della trincea – rimarca l’assessore al welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera – faccio ogni giorno una videoconferenza per raccogliere le impressioni e capire le pressioni sui pronto soccorso che nei giorni scorsi si è ridotta e ora resta costante. Il quadro che emerge è quello di una costanza. Abbiamo fatto uno scalino verso il basso». Una conferma, per l’assessore, della «giustezza della strada scelta. Abbiamo avuto un trend che è sceso. E adesso ci siamo attestati su una linea più bassa e siamo costanti. Questo ci deve portare a intensificare i nostri sforzi. Abbiamo un motivo in più per restare a casa. Anche se è faticoso».

Parlano i numeri

Come detto, 1.643 nuovi casi di Coronavirus registrati in Lombardia, «un numero in calo rispetto a quello di ieri», che porta il totale dei contagiati a 32.346. Le persone ricoverate sfondano invece la soglia delle 10mila unità, sono 10.026, rispetto a ieri 315 in più, anche in questo caso una crescita «inferiore», mentre è stabile (più 42) quella dei ricoverati in terapia intensiva: 1.236. Il numero di pazienti dimessi e in isolamento domiciliare ammonta a 16.610 di cui 7.281 con almeno un passaggio in ospedale (anche solo pronto soccorso) e 9.323 persone per le quali non si rileva nessun passaggio in ospedale. Continua però a far tremare i polsi il numero dei deceduti: altri 296 nelle ultime 24 ore, per un totale di 4.474 dall’inizio dell’emergenza.

I dati sul territorio

Conforta il dato di Milano, dove la crescita dei contagi rimane costante e non esponenziale (6.074 con 373 positivi in più), ancor di più quello di Codogno, zero casi per il secondo giorno di fila. In diminuzione anche la crescita di casi nelle zone più calde di Bergamo e Brescia, ma anche Lodi e Cremona. In provincia di Varese solo 18 nuovi tamponi positivi che portano il totale a 468 contagiati. A proposito di tamponi, l’assessore Gallera fa notare che in poco più di un mese «in Lombardia sono stati effettuati 81.666 tamponi per testare la positività al Coronavirus. Nelle sole ultime 24 ore sono stati eseguiti 4.971 test». E la scelta di fare il tampone solo ai pazienti sintomatici deriva «da un’indicazione del ministero della Salute arrivata a fine febbraio, secondo cui l’agente infettivo si trasmette in maniera significativa soltanto durante la fase sintomatica. Quindi il tampone ha senso farlo quando si ha una fase sintomatica».

Nuove indicazioni ai medici di base

La novità introdotta in questi giorni da Regione Lombardia riguarda il ruolo dei medici di base, che «individueranno i pazienti e li seguiranno, in una logica di isolamento e di verifica dello stato di salute» anche attraverso i saturimetri che alcune Ats stanno già distribuendo. Perché, ammette Gallera, «il numero di persone che possono potenzialmente avere il Covid-19 in Lombardia è molto alto. Quello che fa la Regione è di considerare tutti come potenzialmente positivi, tutti i pazienti che hanno dal raffreddore in su».

Boom di donazioni

Tra i segni di speranza c’è anche la straordinaria gara di generosità dei lombardi per sostenere la battaglia al coronavirus: «Sono 58,7 i milioni di euro donati dalla raccolta fondi aperta da Regione Lombardia – sottolinea l’assessore al bilancio Davide Caparini – ad oggi abbiamo impegnato 166 milioni di euro per acquisti di beni e servizi. Una cifra imponente, anche purtroppo non saranno sufficienti. Anche alla luce di questo, la generosità è commovente». E gli aiuti dal mondo non si fermano: oggi, 25 marzo, annuncia il governatore Attilio Fontana, sono arrivati alla Lombardia ben sette bilici di attrezzature mediche donati dell’Ambasciata degli Stati Uniti d’America, in accordo con il Consolato Generale di Milano.

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