Nuovo ospedale Busto-Gallarate, Regione riavvia l’iter dell’accordo di programma

BUSTO ARSIZIO – Al via l’iter del nuovo Accordo di Programma per l’ospedale unico di Busto-Gallarate. Lo ha promosso la giunta regionale della Lombardia con una delibera approvata ieri, 1° marzo, su proposta del presidente Attilio Fontana di concerto con l’assessore Letizia Moratti. L’area rimane quella di Beata Giuliana, e sarà sottoposta a Valutazione Ambientale Strategica: niente dibattito pubblico, come concordato con gli enti locali, ci saranno tredici mesi di tempo per arrivare al documento definitivo. E i soldi ci sono – 350 milioni di euro, infrastrutture di collegamento escluse – ma non arrivano dai fondi del PNRR.

Il nuovo iter

Ecco la “prima pietra”, almeno dal punto di vista burocratico, del nuovo ospedale di Busto Arsizio e Gallarate. Con la delibera varata dalla giunta Fontana, decade il “vecchio” atto risalente al 2019 e viene promosso il nuovo Accordo di Programma, che dovrà essere stipulato «entro il 30 marzo 2023» da Regione Lombardia, Provincia di Varese, Comuni di Busto Arsizio e Gallarate, ASST Valle Olona e ATS Insubria. Un anno e un mese di tempo, dunque, per definire la cornice entro cui progettare l’opera. Il primo anno dei sette e mezzo necessari, stando alle previsioni, per far vedere la luce al nuovo ospedale.

No dibattito pubblico, via alla VAS

La delibera autorizza la «deroga alla procedura di dibattito pubblico», come chiesto dai due Comuni, e dà il via alla «procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) relativamente alla trasformazione dell’area per la realizzazione della nuova infrastruttura ospedaliera». Viene poi specificato che «l’obiettivo generale dell’Accordo di Programma è la realizzazione di un nuovo Ospedale dotato dei migliori standard tecnologici e qualitativi in grado di garantire un alto livello prestazionale nell’erogazione del servizio per acuti». E si dà atto che «il costo complessivo, quantificato in circa 350 milioni di euro, sarà determinato con attendibilità durante i lavori per addivenire al testo di Accordo di Programma».

Da dove arrivano i 350 milioni

I soldi ci sono, come aveva recentemente confermato il governatore Attilio Fontana: 102 milioni di euro arriveranno dal “fondo per il rilancio degli investimenti delle Amministrazioni Centrali dello Stato per lo sviluppo del Paese” (che risale al 2019), 48 milioni di euro dalle quote riservate a Regione Lombardia nell’ultima Legge di Bilancio approvata il 30 dicembre 2021, e 200 milioni di euro verranno infine prelevati dalle risorse regionali destinate agli investimenti in sanità negli anni dal 2023 al 2030. Non sono dunque contemplati i fondi del PNRR.

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