MILANO – Se anche la città di Gallarate concederà la deroga al dibattito pubblico il nuovo ospedale unico con Busto Arsizio potrà essere inaugurato entro 90 mesi a partire da oggi. È quanto emerge dal vertice che si è tenuto oggi, 17 dicembre, in Regione Lombardia alla presenza del presidente Attilio Fontana, dell’assessore al Welfare Letizia Moratti e dei sindaci Emanuele Antonelli e Andrea Cassani. I quali hanno strappato rassicurazioni anche sugli attuali ospedali, in particolare sulla risoluzione delle criticità sul personale di ASST Valle Olona. E a gennaio Fontana e Moratti saranno a Busto Arsizio e Gallarate per illustrare il percorso che porterà al nuovo ospedale.
Il cronoprogramma
Il Collegio di vigilanza dell’accordo di programma (presenti i tecnici, il dg welfare Giovanni Pavesi, il vicesegretario Pier Attilio Superti, il dg di ATS Insubria Lucas Gutierrez, il dg di ASST Valle Olona Eugenio Porfido con il direttore sanitario Claudio Arici), ha finalmente stabilito tempi certi. Saltando il dibattito pubblico – una fase che farebbe accumulare almeno un ulteriore anno di ritardo – entro 3 mesi ci sarà il conferimento dello studio di fattibilità. I successivi 8 mesi serviranno per la stipula del preliminare per la cessione delle aree pubbliche, a cui bisogna aggiungerne altri 14 per arrivare alla delibera regionale con l’ipotesi di accordo di programma e la relativa sottoscrizione. Da quell’istante scattano i 22 mesi dedicati alla progettazione definitiva ed esecutiva e i 43 indicati per fare la gara ed eseguire i lavori. Senza intoppi, dunque, il taglio del nastro del nuovo ospedale unico avverrà tra sette anni e mezzo, ovvero a giugno 2029.
Il 2022 decisivo
L’ipotesi di lavoro è di procedere con un accordo di programma relativo al nuovo ospedale e con altri due accordi distinti che procederanno di pari passi per la rigenerazione urbana dei due attuali nosocomi. Per disegnarne il futuro Regione Lombardia è pronta a mettere in campo il know how di Arexpo, la società che sta lavorando all’operazione Mind sui terreni dell’Expo 2015. Gallarate ha avuto ampie rassicurazioni sul destino del Sant’Antonio Abate. Parte della struttura diventerà una Casa della comunità hub, dove verranno concentrati e potenziati gli attuali servizi ambulatoriali per le patologie croniche. Rimarrà anche la guardia medica e troveranno sede numerosi servizi oggi dislocati, come il Sert, il Cps e il consultorio. Stesso discorso per Busto e il Circolo: confermato che sull’attuale sedime troveranno posto la parte amministrativa di ASST Valle Olona, la scuola infermieri, i servizi dislocati e un presidio per le cronicità. Regione Lombardia ha anche confermato che si farà carico delle opere di viabilità di collegamento con il nuovo ospedale, sia su Busto che su Gallarate. Gli attori in gioco definiscono il 2022 come l’anno decisivo per la firma dell’accordo di programma e la chiusura di procedimento di Vas.
Sindaci soddisfatti. E Gallarate apre
All’uscita il sindaco di Gallarate Andrea Cassani è parso soddisfatto. «Abbiamo ottenuto rassicurazioni importanti», ha dichiarato. «Non appena avremo tra le mani il verbale del Collegio di vigilanza odierno lo porteremo all’attenzione del consiglio comunale. Effettivamente con il dibattito pubblico perderemmo 12 mesi di tempo: a fronte delle rassicurazioni ricevute valuteremo se propendere per accordare la deroga». Cassani vuole naturalmente confrontarsi con i suoi prima di dettare la linea, ma è evidente che dopo il confronto odierno con Fontana e Moratti appaia orientato verso questa direzione. Visibilmente soddisfatto anche il sindaco di Busto Arsizio Emanuele Antonelli: «È andata bene, c’è il clima giusto e ci sono le condizioni per partire. Non nego che ero pronto a combattere, invece non ce n’è stato bisogno. E posso dire che siamo usciti tutti contenti». Antonelli relazionerà sull’incontro martedì 21 dicembre alla prima riunione del Tavolo sanità, alla quale sarà presente anche il direttore generale di ASST Valle Olona Eugenio Porfido.
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