Nuovo ospedale Busto-Gallarate, avanti in Provincia. «Ora Regione ci dia risposte»

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VARESE – Il consiglio provinciale dice “Sì” alla deroga al dibattito pubblico sul nuovo ospedale di Busto-Gallarate. La maggioranza di centrodestra registra l’astensione dei tre consiglieri gallaratesi (che fanno asse al di là delle appartenenze di partito, uno della Lega, uno di Forza Italia e uno di Fratelli d’Italia) ma si muove compatta, e con 8 voti contro i 6 dell’opposizione dei Civici e Democratici riesce a far passare la delibera. Che formalmente consentirebbe a Regione Lombardia di procedere con il progetto, anche se il presidente della Provincia (e sindaco di Busto) Emanuele Antonelli assicura che «aspetterà» il voto del consiglio comunale di Gallarate. E, per fugare le perplessità dei consiglieri dei Due Galli, promette: «Da domani tutti insieme a chiedere alla Regione le risposte che non sono arrivate».

La delibera

Nell’illustrare la delibera, il presidente Antonelli non ha risparmiato qualche frecciatina nei confronti di Regione Lombardia, sia sul «tempo che si è perso» dal 2016 ad oggi, sia soprattutto sui «tempi finora ciclopici e non più tollerabili, considerate le condizioni a dir poco pietose dei due ospedali, con le migliori professionalità che vanno via, anche a Legnano che è nuovo e funziona perfettamente». Ma mettendo anche le mani avanti sul terreno di proprietà del comune di Busto, «messo a disposizione gratis, almeno per il momento». E ha risposto esplicitamente alle osservazioni del Comitato per il diritto alla salute del Varesotto, che contestava il voto sulla deroga in Provincia: «Mi piacerebbe si interessassero veramente della salute pubblica invece mi sembra l’ennesimo partito del No – l’attacco di Antonelli – è la legge che stabilisce che la deroga al dibattito pubblico si può autorizzare “previo parere favorevole della maggioranza delle amministrazioni provinciali e comunali interessate“. La stessa Regione Lombardia ha confermato che anche la Provincia deve dare il suo parere». Chiarendo inoltre che «oggi era l’ultimo giorno utile per indire i comizi elettorali e quindi per convocare il consiglio provinciale che non possiamo più fare fino a gennaio».

La discussione

«Bisogna iniziare a portare a casa quello che c’è, per non perdere investimenti che potrebbero andare in altre realtà della Lombardia. E non voglio sentirmi in colpa se un domani non dovessero fare l’ospedale» così Antonelli ha chiarito la necessità di votare per la deroga. Ma se l’opposizione ha subito annunciato, per voce di Carmelo Lauricella, il suo voto «contrario alla “mossa del cavallo” di un pronunciamento provinciale che non consentirebbe ai consiglieri di Gallarate di esprimersi, unico ente titolato insieme a Busto», in maggioranza i tre rappresentanti eletti a Gallarate hanno scelto la linea dell’astensione. «Il nuovo ospedale si deve fare, senza alcun referendum – chiarisce Giuseppe De Bernardi Martignoni, collega di partito di Antonelli – ma Regione Lombardia è venuta meno e non ci ha dato garanzie rispetto all’impoverimento delle attuali strutture». Critiche all’assessore Letizia Moratti sono arrivate dal “fuoco amico” forzista di Aldo Simeoni: «Deve venire a Gallarate e Busto a spiegarci il progetto, su cui non sappiamo niente, se non risposte parziali». Anche il leghista Corrado Canziani è allineato: «Sull’ospedale di Gallarate ci sono criticità più grosse che a Busto, che necessitano di risposte».

La votazione

«Non mischiamo le due cose – ha provato a replicare il presidente Emanuele Antonelli – noi dobbiamo impegnarci a “massacrare” Regione Lombardia, con i mitra puntati, per migliorare i due presidi ospedalieri, con il personale che manca e che ci portano via. Non votando questa delibera facciamo uno sgarro a Regione? No, perderemmo solo altro tempo». Sulla stessa linea il resto del centrodestra, da Paola Reguzzoni (Lega), che ricorda che «Regione è stata chiarissima, sul fatto che avremo tempo per discutere su un progetto approfondito», a Mattia Premazzi (Noi con l’Italia), che invita a «guardare avanti. La chiarezza arriverà solo facendo partire al più presto le procedure tecniche di Vas». Al voto finale la maggioranza fa registrare otto voti favorevoli, con i tre gallaratesi astenuti (Canziani, De Bernardi Martignoni e Simeoni) e l’opposizione di centrosinistra contraria. «La delibera è approvata – sancisce il risultato il presidente Antonelli – da domani tutti insieme a chiedere alla Regione le risposte che non sono arrivate». Ora che lo scoglio del dibattito pubblico non c’è più, tocca a Palazzo Lombardia chiarire la situazione degli attuali ospedali e lo stato del progetto del nuovo polo di Beata Giuliana.

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