Nuovo ospedale, Antonelli: «Capisco Cassani, ma dobbiamo andare avanti»

Una foto del summit di due anni fa in Regione Lombardia sul nuovo ospedale

BUSTO ARSIZIO – «Capisco i dubbi di Cassani, ma sul nuovo ospedale non c’è più tempo da perdere. Andiamo avanti e andiamo insieme in pressing dal presidente Fontana per ottenere tutte le rassicurazioni di cui abbiamo bisogno». Il sindaco di Busto Arsizio, Emanuele Antonelli, comprende le parole e i puntini sulle “i” del collega di Gallarate Andrea Cassani sul tema del nuovo ospedale ma ha una strategia diversa. «È vero, servono delle rassicurazioni, ma ce le daranno – chiarisce il primo cittadino bustocco – nel frattempo però andiamo avanti, facciamo la nostra parte e facciamo partire questa operazione. Che va fatta. E non lasciamo che qualcuno possa scaricare sui Comuni le colpe di uno stop o di un ritardo».

Stesso obiettivo, toni diversi

Hanno scelto entrambi il nuovo ospedale, i due sindaci freschi di plebiscito con la rielezione al primo turno, come tema chiave da mettere al centro dell’avvio del secondo mandato. Ma con toni molto diversi, perché se Antonelli a Busto Arsizio, intervenendo nel corso della presentazione della giunta, ha posto il progetto del nuovo polo unificato che dovrà sorgere a Beata Giuliana come una priorità su cui accelerare, il suo collega Cassani a Gallarate, nel discorso pronunciato nella prima seduta del nuovo consiglio comunale, ha tirato il freno, criticando l’atteggiamento di Regione Lombardia e invitando l’assessore al welfare Letizia Moratti a venire personalmente a dare le risposte che la città dei Due Galli attende da tempo.

La strategia di Busto

Ma da Busto l’atteggiamento non cambia. «Dobbiamo fare il più in fretta possibile – ribadisce il sindaco Emanuele Antonelli, che è anche presidente della Provincia – per prima cosa intendo far passare la delibera in consiglio provinciale (la deroga al dibattito pubblico, che Busto ha già approvato prima dell’estate, ndr) poi voglio andare anch’io in Regione a fare pressing per sciogliere tutti quei dubbi che ha Cassani e ottenere tutte le spiegazioni che servono, in modo che anche Gallarate sia soddisfatta e che si possa andare avanti. Perché se Gallarate non vuole andare avanti, Busto va avanti lo stesso dato che noi siamo convinti di quello che si sta andando a fare».

Il pressing di Antonelli

Ma rispetto ai “cugini” non c’è nessuna rottura: «Comprendo Cassani, anch’io dovrei avere la sua stessa posizione, perché è vero che dovremmo avere delle rassicurazioni maggiori rispetto alle questioni che ancora rimangono aperte – chiarisce la sua posizione Antonelli – ma io penso che con il pressing che potremo andare a fare insieme, ragionando attorno ad un tavolo insieme al presidente Attilio Fontana che è dalla nostra parte, i problemi li possiamo risolvere in due giorni, senza aspettare mesi e parlarci attraverso i giornali. Chiederò un incontro a Fontana per andare in Regione ad illustrare tutti i nostri dubbi, ma nel frattempo dobbiamo andare avanti». Anche perché il sindaco di Busto teme che frenare possa mettere a rischio l’operazione: «Il nuovo ospedale va fatto, e non ho dubbi che verrà fatto come si deve perché è quello che tutti vogliono. Ma non vorrei che qualcuno possa scaricare sui Comuni le eventuali colpe di un’operazione che non parte».

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