L’Oculistica di Varese cresce: nel 2021 oltre 600 interventi di chirurgia retinica

VARESE – A dicembre 2020, pochi mesi dopo il suo arrivo a Varese, il dottor Paolo Radice, direttore dell’Oculistica varesina, aveva promesso di potenziarne l’attività, a partire da quella chirurgica, in particolare raggiungendo quota 500 interventi di vitrectomia all’anno. La promessa è stata mantenuta: nel 2021 l’Oculistica ha superato i 600 interventi di chirurgia retinica di secondo livello, attestandosi come uno dei principali centri in Italia per questa particolare e complessa casistica.

Nuovi strumenti e personale

L’arrivo di un nuovo microscopio operatorio di ultima generazione, che presto sarà affiancato da un secondo, e di due nuovi oculisti specializzati proprio nella chirurgia della retina che sono andati ad affiancare il team, ha infatti permesso di ampliare la gamma di interventi offerta, dalla chirurgia per distacco di retina a quella della macula, dal trattamento della retinopatia diabetica a quello degli emovitrei, fino alla gestione dei traumi oculari. Contemporaneamente, si sta procedendo ad affinare la chirurgia del glaucoma con l’utilizzo di tecniche mini-invasive e grazie all’arrivo in reparto, proprio a questo specifico scopo, di uno dei maggiori esperti nazionali del settore, il professor Roberto Carassa che affiancherà il dottor Maurizio Digiuni nella gestione dei casi più complessi.

Crescono qualità e quantità

Triplicata anche l’attività correlata alle iniezioni intravitreali per la cura delle maculopatie: l’acquisto del flusso laminare ha permesso di trattare in piena sicurezza in ambulatorio tutti i pazienti affetti da maculopatia essudativa riducendo i tempi di attesa, migliorando la prognosi e liberando spazi operatori che sono utilizzati per la cura di altre patologie. «Si tratta di una sorta di cappa – spiega Radice – che crea un flusso di aria sterile intorno alla testa del paziente, consentendoci di procedere alle iniezioni in piena sicurezza, esattamente come se fossimo in una sala operatoria. Il nuovo microscopio operatorio con sistema 3D ed OCT integrato, in arrivo non consentirà solo di procedere sulla strada intrapresa di crescita chirurgica qualitativa e quantitativa, ma offrirà importanti vantaggi anche nell’insegnamento e quindi al lavoro del professor Simone Donati nell’ambito della Scuola di Specializzazione in Oculistica dell’Università dell’Insubria».

L’attività ambulatoriale

A completare il quadro, sul fronte dell’attività ambulatoriale, il 2021 si è chiuso con oltre 53mila prestazioni erogate, il 38% in più rispetto al 2020. Nello specifico, le prime visite sono state oltre 15mila (+30%) e la chirurgia a bassa intensità (cataratte) quasi 3mila, ovvero più del doppio rispetto al 2020.