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VARESE – L’agricoltura scende in piazza. Anche a Varese. Davanti alla prefettura lanciare un grido d’allarme: “O il governo ci dà una mano per reggere lo tsunami del caro energia, oppure per molte imprese non resta che chiudere”.
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L’ultima goccia
Il presidio varesino di Coldiretti in piazza Libertà, organizzato questa mattina (giovedì 17 febbraio), è un’iniziativa di carattere nazionale. In provincia di Varese le imprese agricole sono circa 2.200 e di queste, più della metà sono associate a Coldiretti. “Siamo all’ultima goccia”, recita il volantino preparato dagli allevatori e produttori di latte. Ma la filiera agricola è molto più complessa e i costi dell’energia schizzati alle stelle sono una mazzata che colpisce tutte le imprese del settore.
Il peso dei rincari
Ristori o chiusura delle imprese
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A mettere sul tavolo le richieste e lanciare l’allarme è il presidente di Coldiretti Fernando Fiori: «Di questo passo le imprese non reggeranno a lungo. O il governo interviene subito con un aiuti economici sul breve periodo oppure non ci saranno alternative alla chiusura per molte aziende. I prodotti sono aumentati per il consumatore, ma anche per noi che li produciamo. Però sono rimasti identici i margini di guadagno, che con i rincari sono ridotti all’osso. Così non si va avanti».