Oggiona con Santo Stefano, Ghiringhelli guarda al 2022: «Rilanciamo l’ex teatro»

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OGGIONA CON SANTO STEFANO – Il 2022 ha un obiettivo preciso: sistemare l’ex teatro di Santo Stefano. Il sindaco Franco Ghiringhelli, a tre mesi dalla vittoria alle Amministrative che gli hanno consegnato la fascia tricolore, programma il futuro del paese. Qualche preoccupazione, è innegabile, c’è. E il motivo è sempre lo stesso: gli alti e bassi della pandemia. «Temo che non sarà un anno semplice», dice. «Ma cercheremo di portare la nave in porto». E per farlo mette sul tavolo alcune proposte, anche ambiziose, come il rilancio dell’ex Casa dei Combattenti e Reduci. Fino agli progetti meno visibili – «ma comunque importanti» – come portare avanti il dialogo con le associazioni. Lo fa salutando il 2021, l’anno della novità nella sua vita politica. Finora, riassunta così: «Un’esperienza molto impegnativa e interessante».

La situazione del 2021

Difficile fare subito un quadro dei primi mesi da sindaco. Se non che «stiamo affrontando esperienze nuove, con un po’ di ostacoli perché l’approccio alla macchina amministrativa non è ancora completo: sto muovendo i primi passi in un mondo che sta prendendo forma». Di sicuro, sottolinea, «il mio obiettivo personale è di non fare brutta figura e di impegnarmi al massimo per risolvere i problemi». Fermo restando che «cercherò di portare avanti anche la mia vita, mantenendo anche i miei spazi». Il lavoro non manca. Anche perché «abbiamo trovato troppe situazioni, anche molto vecchie, lasciate a decantare. Quindi ci siamo attivati in prima linea per provare a risolvere tutti i problemi che per anni non hanno trovato un posto».

Gli obiettivi per il prossimo anno

La situazione attuale è proprio il punto di partenza per dare un quadro del prossimo anno. Fra le questioni irrisolte, «la convenzione per la caserma dei carabinieri, che deve essere rivista con i sindaci di Cassano Magnago e Cavaria con Premezzo perché al momento è vaga ed espone il Comune a rischi economici». Non meno importante la situazione «alla scuola media Galvaligi: nel 2010 è stato sciolto il consorzio e non  è stata definita la proprietà scuola». Solo per citarne alcuni. Il fatto è che «c’è confusione».
Al centro del 2022, come detto, l’ex teatro di Santo Stefano: «Si trova in uno stato che va verso il collasso e quindi vogliamo metterci mano il prima possibile. Speriamo di riuscire ad accedere a un bando per renderlo possibile». Al suo fianco, tanti altri piani. Come l’ex Casa dei Combattenti e Reduci. Ma anche piccoli interventi, «tutti riportati in una lista da tenere sempre sott’occhio: alcuni sono già iniziati e terminati, altri partiranno a breve». Tra questi il rapporto con le associazioni: «Lavoriamo per fare un po’ di ordine, perché abbiamo trovato una situazione in cui i regolamenti imposti dai Comuni non venivano seguiti. Insistiamo perché si crei dialogo e collaborazione».

Il rapporto con la minoranza

Spazio anche alla politica. Da una parte, i legami all’interno della maggioranza, che «vanno molto bene» grazie a «una squadra coesa che sta dando tanto». Dall’altra, i rapporti con la minoranza: «Ci sono alcune cose che mi danno fastidio», dice chiaramente. «Come la polemica sterile: ho sempre detto che la nostra porta sarebbe stata aperta, qualora ci fossero state proposte per il bene del paese». La musica cambia se «invece è solo un modo per far perdere tempo e innescare provocazioni». E aggiunge: «Probabilmente fa parte del gioco politico. Ma alcune uscite, se fossi stato in opposizione, non le avrei fatte». Insomma, «finora non è stato un rapporto costruttivo».

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