OGGIONA SANTO STEFANO – Il 16 settembre si è svolta l’assemblea pubblica per presentare il progetto di riqualificazione di piazza Italia e del sagrato della chiesa a Santo Stefano. Un’occasione colta dall’amministrazione per parlare degli interventi inseriti nel piano, certo. Ma anche per togliersi qualche sassolino dalla scarpa. Prima nei confronti di coloro che non hanno partecipato all’incontro, e che il segretario Cristina Bin, a nome di tutta la sezione Lega, definisce “leoni da tastiera”. Sono coloro che «si proclamano contro la realizzazione dell’opera ma non hanno potuto o voluto presenziare per non esprimere il proprio dissenso». Ma soprattutto puntando il dito contro l’opposizione, sostenendo che nel corso della serata «si sono esibiti in un languido proclamo contro il progetto». Immediata la risposta del gruppo di minoranza Insieme per Voi, con una nota firmata da Aurora Leone, Andrea Malnati, Stefano Baggini e Angelo Zuppelli: «Non eravamo contrari all’intervento di riqualificazione, ma contrari ai modi e ai tempi». Tutti d’accordo, quindi, ma in modo differente. E allora è sfida aperta.
La posizione della Lega
Non ci sono dubbi sui propositi della sistemazione della piazza, ovvero il bene del paese e della comunità. Ma è innegabile che la questione abbia preso anche una svolta politica. Il progetto, che include un primo lotto definito “Lotto allargato” dall’assessore Daniele Milani (Lavori Pubblici), è fortemente sostenuto dall’amministrazione guidata dal sindaco Stefania Maffioli. Come dimostra la puntualizzazione nei confronti degli assenti che, secondo la Lega, criticano sui social: «Peccato, per loro sarebbe stata l’occasione di uscire dalla rete virtuale ed entrare nel mondo reale». E affondano: «Forse assistere alla presentazione significa prendere atto della realtà dei fatti e non poter poi inventare, distorcere o sparare falsità su Facebook?»
Non meno taglienti le parole rivolte alla minoranza: «Interventi fuori luogo e fuori tema, incentrati più sulla volontà di sfruttare l’occasione per un attacco politico alla maggioranza, perdendo così l’opportunità di esprimere le loro critiche e dare un’impronta costruttiva e propositiva verso un progetto tanto importante per il paese».
Alla fine della presentazione, che «si è tenuta nel rispetto delle normative sanitarie», è stata data la parola ai cittadini «e ciascuno ha potuto intervenire con domande, perplessità e dubbi, tutti considerati e accolti».
La minoranza risponde
Non è mancata la replica del gruppo di minoranza Insieme per Voi, che ha subito precisato: «Non eravamo contrari all’intervento di riqualificazione, ma contrari ai modi e ai tempi». L’opposizione avrebbe preferito maggior coinvolgimento, e «non a progetto ultimato». Progetto che in realtà è stato anche ben accolto inizialmente. «A prima vista, è inutile negarlo, il piano risulta interessante nella sua completezza. Cioè, l’insieme dei 3 lotti che lo compongono». Ma non mancano le critiche: «Preso per singoli lotti, perde ogni senso. Risulterebbero 3 interventi fine a se stessi». Ma le maggiori perplessità riguardano la viabilità. Già a maggio «chiedemmo in particolare spiegazioni circa la circolazione dei mezzi pesanti che dovranno recarsi in Via Matteotti e in Via Foscolo – verso la ditta Omas/Van Berkel – e verso la ex Manifattura». Accusando poi la maggioranza di non aver mai dato risposte chiare e certe. Perplessità infine sui costi: «Si stanno realizzando contemporaneamente due importanti opere pubbliche, che non possono essere sopportate con le sole capacità finanziarie dell’ente. E’ inammissibile perseverare in questo sperpero di risorse, senza occuparsi di manutenzione». E affondano: «Crediamo che sindaco, assessori e consiglieri di maggioranza abbiano preso una decisione non sufficientemente ponderata, che sarà vincolante economicamente per tutti noi, per la prossima compagine amministrativa e per le generazioni future».
Oggiona, piazza Italia oggi versa in uno stato di totale insicurezza