Protezione civile, esonerata la coordinatrice di Oggiona. La minoranza: «Indignati»

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OGGIONA CON SANTO STEFANO – «Un atto inspiegabile, scellerato. Siamo indignati». Il gruppo di minoranza Progetto Comune, guidato da Daniele Milani, non la manda a dire. A Oggiona con Santo Stefano, la (ex) coordinatrice della Protezione civile, Anna Todaro, è stata sollevata dal suo ruolo. Una scelta che proprio non è andata giù all’opposizione, che ha deciso di portare la questione anche in consiglio comunale – lunedì, 29 novembre – per chiedere spiegazioni alla giunta del sindaco Franco Ghiringhelli. Non essendo all’ordine del giorno, la discussione non è stata portata avanti. Da qui, l’attacco: «Nemmeno una parola di ringraziamento nei suoi confronti».

L’attacco

Senza mezzi termini, Progetto Comune parla di «caso defenestramento», che «non abbiamo accettato in nessun modo». Ma anzi, «abbiamo fatto subito quadrato, difendendo a spada tratta sia il ruolo che il lavoro svolto da Todaro nei cinque anni in cui ha guidato il gruppo». Che il primo cittadino abbia la facoltà di nominare il nuovo coordinatore dei volontari, revocando quindi il predecessore, è un dato di fatto: «Ne siamo consapevoli», sottolinea la minoranza. «Ma nel decreto, con un atto inspiegabile, il sindaco va oltre e “solleva la stessa da qualsiasi compito inerente la Protezione civile comunale”», cita. E questo «è pazzesco».

Il volontariato «va sostenuto»

Non solo, a «indignare» è il fatto di «non avere mai sentito da Ghiringhelli una sola parola di ringraziamento per avere guidato, in modo eccellente, la protezione civile. Portandola anche a essere considerata fuori dal territorio». Il riferimento va in particolare all’emergenza Covid, in cui «Todaro si è sempre distinta, diventando un valore aggiunto per il paese quando tutti eravamo chiusi in casa». Aiutava – in prima linea, con dedizione – chi non poteva muoversi per la spesa. E lo faceva sempre con il sorriso». Un modo per dire che «esprimiamo stima e gratitudine: il volontariato è una risorsa da sostenere, non da eliminare o da utilizzare a proprio piacimento».

«Occasione persa»

Fino all’affondo: «Comprendiamo che la totale estraneità alla vita sociale in paese, da parte del sindaco, abbia impedito di conoscere quanto fatto dalla coordinatrice. Ma, per senso di rispetto e gentilezza verso la figura femminile, poteva pronunciare almeno una volta la parola “grazie”. Peccato: occasione persa, proprio come negarci di leggere in consiglio comunale un documento sull’atto scellerato».

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