Marnate, il sindaco “sfratta” la Pro loco: «Progetti non in linea con la comunità»

Un momento di festa dei volontari della Pro loco di qualche anno fa. Ora il morale è ben diverso

MARNATE La Pro Loco non ha più una casa. E, dal momento che la convenzione per gestire il centro sportivo San Carlo è scaduta e non verrà rinnovata, l’associazione non avrà nemmeno più gli spazi per continuare a organizzare tutta una serie di attività messe in campo in questi anni. Come ad esempio, il centro estivo, iniziativa che coinvolge un centinaio di bambini e ragazzi. Insomma un bubbone che, per ora, è rimasto sotto traccia. Ma che è potrebbe trasformarsi in una bomba a orologeria. Ma andiamo con ordine.

Pro Loco: game over?

La convenzione in essere tra Comune e Pro loco, in realtà è scaduta da qualche mese, ma è stata prorogata per via del periodo di pandemia. Ora i nodi sono venuti al pettine. E con delibera pubblicata sull’albo pretorio del Comune qualche giorno è diventata ufficiale l’intenzione dell’amministrazione di non rinnovare l’accordo con l’associazione marnatese. Sono diversi i documenti allegati alla determina. E tra questi anche una comunicazione  firmata da sindaco e amministrazione in cui si spiegano i motivi della scelta.

Sindaco e assessori – si legge nel documento – valutata attentamente la situazione attuale e considerata la proposta di rinnovo da parte della Pro Loco considera: nella convenzione in essere ci sono impegni a carico del gestore che non sono stati adempiuti integralmente. E che la nuova proposta prevede nuovi interventi subordinati al rilascio di una fidejussione da parte dell’Ente Comune a garanzia dell’importo garantito.

Considerato che non vi è la concreta volontà, secondo le previsioni di bilancio, di concedere tale fidejussione, rilevato che quanto proposto dalla Pro loco appare di interesse più per l’attività della stessa associazione che per l’intera comunità, evidenziato pertanto che l’eventuale rinnovo alle condizioni proposte non giustificherebbe la concessione gratuita del centro sportivo ad un soggetto privato, l’amministrazione non ritiene vi siano le condizioni per convenienza e opportunità per concedere il rinnovo dell’affidamento.

Insomma, si va verso il game over.

Morale sotto tacchi e amministrazione sorda

Il suono della campana della Pro loco però è ben diverso da quello dell’amministrazione. «Quanto scritto da sindaco e assessori ci ha amareggiato. Essi descrivono una situazione non vera – dice il presidente Davide PedrottiAbbiamo preso in mano il centro sportivo in condizioni che tutti i marnatesi ricordano. Abbiamo investito 160 mila euro e fatto di quella struttura un punto di riferimento. Siamo anche riusciti a tenere le tariffe dell’utilizzo delle strutture sportive calmierate e il nostro centro estivo, riconosciuto anche dall’Azienda di Valle, non solo è un sostegno a tante famiglie, ma è anche apprezzato e molto frequentato».

Pedrotti non pigia sull’acceleratore. Però, è un fiume in piena: «Sono mesi che sto cercando un interlocuzione con l’amministrazione senza avere risposte. Non solo, ma alcuni progetti contenuti nella nuova proposta di convenzione sono stati tempo fa condivisi con il Comune. L’atteggiamento di sindaco e assessori è davvero incomprensibile, tanto più che ci hanno comunicato l’intenzione di non rinnovare solo 7 giorni prima la scadenza della proroga. Atteggiamento chiaro di chi non vuole dialogare».

E ancora: «Per non parlare della mancanza di rispetto che emerge in quel documento nei confronti dei tanti volontari che in questi anni si sono impegnati per la comunità. Non vorremmo che dietro quelle motivazioni ci sia la volontà di affidare la gestione del centro sportivo a un privato. Il quale, a differenza delle Pro loco, potrà lucrare sulle attività. I marnatesi però perderebbero ciò che noi abbiamo garantito».

Che fare?

Pedrotti non ci ha ancora pensato. Nel senso che non ha neppure valutato se partecipare comunque al bando della gestione quando verrà aperto. E alla domanda su quali siano i progetti presentati di esclusivo interesse della Pro loco per i quali il Comune ha già detto di non voler mettere il becco di un quattrino come fidejussione, glissa: «Per ora li tengo per me. Non voglio dare suggerenti ad altri soggetti che potrebbero partecipare alla gara per la gestione del centro sportivo».

E il futuro della Pro loco? In bilico. «E’ chiaro che l’azione è mirata contro la nostra associazione – conclude Pedrotti – del resto c’era stato il segnale sul locale in cui tenevano immagazzinato il nostro materiale e che ci è stato sottratto. Ora sono passati al centro sportivo. Sinceramente non so se cercheremo un’altra sede. In questo momento le nostre energie sono concentrate sul garantire chi lì lavora al bar e la continuità delle attività. Vedremo».

Striscia la polemica e la teoria della ritorsione

Intanto in paese, oltre alla polemica, striscia la voce che la scelta dell’amministrazione sia una “ritorsione” politica per via del fatto che l’ex presidente della Pro loco, Roberto Pozzoli, oggi siede in consiglio comunale, ma tra i banchi dell’opposizione. Dai quali non perde occasione per assestare stoccate al sindaco e alla maggioranza.