Ogni albero abbattuto verrà sostituito: a Busto il nuovo regolamento del verde

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BUSTO ARSIZIO – «Ogni albero abbattuto dovrà essere sostituito, scegliendo prioritariamente esemplari che appartengono a specie tipiche locali». Lo prescrive il nuovo regolamento del verde pubblico, messo a punto dall’assessorato all’ambiente guidato da Laura Rogora e presentato in commissione territorio. Ma il Pd chiede di fare di più: «Invece che uno ogni albero abbattuto – il suggerimento della consigliere Dem Cinzia Berutti – sarebbe bene che l’amministrazione si impegnasse a ripiantarne due o tre, per ampliare il patrimonio arboreo della città».

Uno vale uno

Il regolamento, che dovrà essere varato dal consiglio comunale, mette nero su bianco il principio della sostituzione degli alberi: «Al fine di preservare la consistenza del patrimonio a verde pubblico – si legge nel regolamento – ogni albero abbattuto dovrà essere sostituito, con esemplari di specie e dimensioni adatte alla situazione, scegliendo prioritariamente esemplari appartenenti a specie tipiche locali, naturalizzate. In caso di reale impossibilità, potrà essere messo a dimora anche in zone pubbliche diverse da quelle di espianto. Agli esemplari di nuovo impianto dovranno essere garantite tutte le pratiche colturali necessari per un attecchimento e una sopravvivenza sicuri».

Il censimento del verde

Tra le novità introdotte nel regolamento, il censimento del verde, che «è in corso, con un apposito software», come annuncia l’assessore Rogora, e che sarà la base per «stilare il piano del verde». Ma anche l’«obbligo di prevenire la diffusione delle malattie dei parassiti privilegiando trattamenti biologici o a bassa tossicità». Dall’opposizione arrivano le richieste di «norme a tutela dei viali», richiesta di Claudia Cerini (M5S) e di «una partecipazione più attiva dei cittadini – invoca Valentina Verga (PD) – anche alla progettazione e non solo alla manutenzione di aree verdi esistenti o da crearsi».

Aree verdi ai privati?

Il consigliere di Busto al Centro Gianluca Castiglioni chiede che il modello “adotta un’aiuola” venga esteso anche alle aree verdi e boschive in stato di abbandono. «In generale la situazione del verde pubblico non è messa benissimo – sostiene Castiglioni – mi viene in mente la zona del sovrappasso di via Montegrappa, abbandonata da Dio e dagli uomini. Ma sono tante le aree lasciate all’abbandono. Eppure, dove non riesce ad arrivare il Comune, magari c’è qualche privato disposto a farlo». Ma l’assessore all’ambiente Laura Rogora ribatte: «Stiamo facendo il possibile per cercare di intervenire dopo anni in cui per tanti motivi il verde è stato trascurato. Abbiamo messo in campo interventi di manutenzione straordinaria importanti, se si continua la situazione si può rimettere al meglio».

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