Rsa Moroni a Castellanza, Caputo e Palazzo: «Decidere dopo le elezioni»

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CASTELLANZALa casa di riposo di Castellanza torna al centro delle discussioni a Palazzo Brambilla e questa volta la richiesta dei consiglieri di minoranza Michele Palazzo e Romeo Caputo, è inequivocabile: «Aspettiamo a prendere decisioni sulla Rsa Moroni prima delle elezioni».

Rsa all’ex Camilliani?

E’ ormai più di un anno che si parla del possibile trasferimento della Rsa Moroni di Castellanza in una sede più spaziosa e comoda per personale e ospiti, e dopo le sollecitazioni dei banchi dell’opposizione, il sindaco, Mirella Cerini, aveva confermato la volontà di indire un bando per il recupero dell’area ex Camilliani, luogo ottimale per accogliere la nuova sede della casa di riposo.

Aspettiamo le elezioni

«Le affermazioni dell’amministrazione – critica però il consigliere Caputo – continuano a essere poco chiare, mentre noi vorremmo sapere con precisione cosa succederà alla casa di riposo. Ecco perché chiediamo che non si prenda nessuna decisione su questo tema così delicato e importante fino alla prossima tornata elettorale».

Dall’opposizione di Castellanza arriva quindi la richiesta di mettere in standby il processo decisionale sulla vicenda, per dare la possibilità a chi si candiderà di presentare le visioni sulla Rsa e l’area ex Camilliani. «Si tratta di una questione nella quale entrano in gioco molti interessi, primo fra tutti quello della cittadinanza e da questa amministrazione non arrivano che messaggi contraddittori e poca considerazione per le minoranze», dice Caputo.

Minoranza ignorata

Riferendosi alla richiesta, di circa un mese fa, di convocare una commissione, anche con il presidente della Fondazione, Paolo Moroni, per discutere del futuro della residenza per anziani. «Ma la riunione non c’è ancora stata. Questo prova quando poco la maggioranza ci ascolti e ci rispetti».

Ecco quindi che Caputo e Palazzo chiedono maggiore coinvolgimento e quindi di aspettare fino alla prossima chiamata alle urne, in modo da poter ascoltare le proposte dei vari attori in città. «Per esempio, se è dal 2017 che il Comune è in trattativa come dichiarato dal primo cittadino, perché non hanno pensato a un confronto con la Materdomini che sta realizzando degli spazi ambulatoriali nell’edificio dietro al Tigros e magari potrebbe essere interessata al progetto? Le idee sono tante, ma visto che noi non siamo mai stati coinvolti, vogliamo dire la nostra alle elezioni», conclude Caputo.

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