Castellanza, via alla valorizzazione dell’ex Camilliani. C’è posto per la Rsa Moroni

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CASTELLANZA – «Noi ascoltiamo i bisogni dei castellanzesi e sappiamo che in molti vorrebbero creare una Rsa nell’area dell’ex Camilliani. Ecco perché siamo in trattative con la Fondazione Moroni e faremo probabilmente un bando pubblico per valorizzare questo spazio che grava sul bilancio della Csp e permettere alla Rsa di avere un luogo adatto alle sue esigenze». Così il sindaco di Castellanza, Mirella Cerini, risponde ai numerosi interrogativi delle minoranze sul futuro della residenza per anziani in città.

In trattative con la Fondazione Moroni

«In questi anni – spiega il primo cittadino – anche grazie al lavoro degli assessori al Bilancio, Luisa Giani, e ai Servizi sociali, Cristina Borroni, abbiamo cercato di approfondire tutti i percorsi possibili per la Rsa Moroni. E ad oggi possiamo affermare che sono state poste le basi per lo sviluppo di una soluzione che porti alla valorizzazione dell’area ex Camilliani, che non può essere rimandata ulteriormente, e allo sviluppo dei servizi offerti alla popolazione della nostra città da parte della Fondazione Moroni, anche in termini di realizzazione di una sede più moderna e adeguata alle necessità future».

L’ex Camilliani costa troppo

Tra gli obiettivi strategici del programma della giunta Cerini in ambito sociale è prevista la progettazione di «una soluzione che porti al pieno utilizzo delle potenzialità dell’area ex Camilliani e del Centro Anziani Moroni». Ecco perché la squadra ha sempre lavorato verso tale obiettivo. «Dato che per l’acquisto dell’area ex Camilliani è stato acceso un mutuo ancora oggi consistente che grava pesantemente sul bilancio di Castellanza Servizi Patrimonio, ci siamo subito attivati per valorizzare l’area e dare risposte al territorio», dicono da Palazzo Brambilla.

A partire dal mese di dicembre 2017, è stato costituito un gruppo di lavoro tra amministrazione comunale, Castellanza Servizi e Patrimonio e Fondazione Moroni per affrontare le questioni legate sia all’eventuale ampliamento dello stabile sede della Fondazione, sia all’eventuale ricerca di nuovi spazi, avendo condiviso la necessità del potenziamento dei servizi offerti agli anziani fragili sul territorio e dell’ampliamento di posti e servizi resi dalla stessa.

Non si può allargare la Rsa in via Ferrari

Il sindaco fa sapere che è stata scartata la possibilità di ampliare l’attuale sede della Rsa per due motivi principali. «Innanzitutto la zona in cui ha sede la Rsa è fortemente congestionata, essendo presenti la Clinica Humanitas Mater Domini e l’Istituto Maria Ausiliatrice. Inotre, lo stabile ex Camilliani e tutta la proprietà attendono da anni di essere valorizzati e rappresentano dal punto di vista urbanistico e logistico il luogo ideale per lo sviluppo dei servizi offerti dalla Fondazione Moroni».

Perciò, la Fondazione Moroni ha effettuato uno studio di fattibilità, che ha permesso di stabilire che sarebbe in grado di effettuare tale investimento «e ha espresso interesse nell’essere proprietaria della nuova area su cui costruirà la Rsa».

Una Rsa all’ex Camilliani

Infine, lo scorso ottobre 2020 la Fondazione ha comunicato che l’emergenza pandemica del Covid-19 ha inciso in modo rilevante sulla attuale situazione economico-finanziaria e ha evidenziato la necessità, una volta superata la fase della pandemia, di rivedere i risultati dello studio di fattibilità che dovranno essere rielaborati. «Ha però sostenuto di aver adottato un nuovo Statuto, per poter diventare una realtà “multi servizi” e instaurare collaborazioni con altri enti pubblici e privati, prevedendo così ampie possibilità di sviluppo».

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