OLGIATE OLONA – Oggi, venerdì 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza di genere, ha avuto luogo l’allestimento di una panchina rossa al Parco Carducci di Olgiate Olona (nella foto), in segno di permanente memoria delle donne vittime di violenza e di rifiuto di ogni forma di sopruso, sia fisico che verbale, in specie a danno del sesso femminile.
L’evento, che si inscrive fra le iniziative “Insieme contro la violenza sulle donne” organizzate dai Comuni della Valle Olona, ha visto la partecipazione dei 200 studenti del plesso scolastico Carducci, coinvolti su questa delicata tematica grazie alla collaborazione delle insegnanti.
Richiusa: «Rispetto e aiuto reciproco fin da piccoli»
Il neo assessore ai servizi sociali, Leonardo Richiusa, ha introdotto l’argomento della violenza sulle donne incoraggiando gli scolari a «essere parte attiva sin da piccoli in quel mondo relazionale fondato sul rispetto e sul reciproco aiuto che si sta tentando di costruire con azioni di supporto alle vittime e di educazione verso le generazioni più o meno giovani» mentre le operatrici del Centro Icore, associazione che offre ascolto e supporto alle donne che si trovano in situazioni di difficoltà a causa delle violenze vissute all’interno delle mura domestiche, hanno spiegato ai bambini come «il seme del rispetto debba essere piantato in ogni azione quotidiana, affinché germogli divenendo uno stile di vita consapevole».
Rivolgendosi agli adulti presenti, Cristina Andreetto e l’operatrice di accoglienza Luisella Caiani hanno poi tirato le fila del lavoro del Centro Icore, tracciando il quadro di una situazione nient’affatto risolta rispetto alla tematica della violenza contro le donne: nel solo 2021, l’associazione ha preso in carico 120 donne, accompagnandole (con il contributo volontario di 15 operatrici, 3 psicologhe e diversi legali) lungo un cammino di riscatto dalla violenza, attraverso percorsi abilitativi e lavorativi personalizzati.
In un anno prese in carico dal Centro Icore 120 donne
L’attività del centro di Marnate, gratuita e volontaria, comprende anche la sensibilizzazione sul tema dell’anti-violenza, nelle scuole come pure nella camminata annuale e in progetti mirati a vantaggio delle frange più fragili della società. Ha chiuso l’inaugurazione l’intervento di una vittima di violenza, Chiara, che ha lanciato ai bambini un messaggio di speranza oltre che di esortazione alla «scelta quotidiana e costante di un approccio comportamentale teso alla condivisione, alla compartecipazione delle emozioni dell’altro».
Chiara, prestandosi al racconto della propria esperienza di ventennale sopportazione dei soprusi dell’ex marito, ha voluto regalare la certezza che denunciare e reagire è possibile, anche grazie al supporto degli affetti più cari e dei professionisti che oggi propugnano concretamente il valore dell’anti-violenza.
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