Mai più caffè al bar Sport di Olgiate. Lo storico locale chiude per sempre

olgiate bar sport

OLGIATE OLONA – Il 23 dicembre il bar Sport di Olgiate Olona alzerà le saracinesche per l’ultima volta. Quando, a fine giornata Daniele Simonatto le riabbasserà, sarà per sempre. Dopo 35 anni di gestione da parte di una famiglia, i Simonatto appunto, che ha saputo trasformare il locale di via Cavour in una seconda casa per centinaia di clienti il bar Sport chiude.

«Grazie a tutta Olgiate»

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Si abbassa così una serranda su pezzo di storia del commercio olgiatese. Un locale che, a memoria di olgiatese, esiste da sempre e sempre con lo stesso nome, poiché ai 35 anni di gestione dei Simonatto, bisogna aggiungere la vita spesa dietro al bancone di questo locale dei coniugi Caldiroli: Lorenzo ed Emilia. Insomma, in quel bar che sta proprio lì in cima alla strada che porta in valle, c’è davvero la storia quotidiana di almeno mezzo secolo, scandita da tazzine di caffè, partite a biliardo nel retrobottega, partite a carte e di calcio trasmesse in televisione. Bar, ricevitoria, sale & tabacchi, compagnie di amici e chiacchiere: da più di sessant’anni, ogni giorno, c’è sempre stato un motivo per salire il gradino d’ingresso ed entrare in questo locale.

Non riaprirà più

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«Non abbiamo venduto le licenze – spiega Monica Simonatto, sorella di Daniele – E i locali non sono nostri. Il bar chiuderà per non riaprire il giorno successivo». Una decisione ponderata a lungo. Una decisione sofferta. E per capire quanto sia duro il distacco basta ascoltare la voce di Monica che si incrina leggermente mentre racconta una storia, quella della sua famiglia, che dal 23 dicembre cambierà definitivamente. Dal bar Sport è passata un sacco di vita. Quella di tre generazioni di olgiatesi. Basta leggere o ascoltare l’effetto che la notizia ha fatto in paese. Il distacco è duro per gli ottantenni, che al bar Sport ci vanno da 35 anni per un caffè e quattro chiacchiere con gli amici, sia per i ragazzini che il locale lo hanno scelto da poco, da quando hanno iniziato ad uscire diventando grandi, come punto di ritrovo.

Una nuova avventura a Milano

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«La situazione era diventata impossibile da gestire per mio fratello da solo – spiega Monica, che da 13 anni vive e lavora a Milano – Quella di un bar è la tipica attività a gestione famigliare. Perché ci si dà il cambio, si fanno i turni. Si ha del tempo per se stessi. Dopo che nostro padre Gianni è venuto a mancare e mia madre Antonia è andata in pensione, per Daniele da solo è diventato complicato continuare». A dare una mano a Daniele ci sono due ragazze, Giada e Sabrina. «Ma l’attività – dice Monica – E’ pesante. Gestire un bar significa essere costantemente presenti dalle 6 del mattino, poco prima dell’apertura, sino a notte, dopo la chiusura. Mio fratello ha voglia in questo momento di cambiare vita. Un cambio radicale che lo porterà verso nuove sfide».

Travolti dall’affetto di Olgiate

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E di fronte a questa scelta Olgiate ha reagito con un’ondata di affetto travolgente. Per Daniele, per Monica, per una famiglia splendida che in quel locale ha sempre fatto sentire tutti a casa per 35 anni. «Forse un giorno ci si potrebbe scrivere un libro sul nostro bar – sorride Monica – Qui siamo tutti cresciuti. I primi passi, i primi amori, le prime delusioni, perché no. Sono tanti 35 anni, sono una vita. E noi siamo cresciuti insieme ai nostri clienti. Questo mancherà tantissimo». Per far capire cosa il bar Sport ha significato per tutti Monica fa un esempio: «Milano ha di certo molti pro – spiega – Ma quel calore, quell’affetto che ritrovo ogni fine settimana tornando a Olgiate, incontrando persone che conosco da sempre, è ciò che mi ricarica abbastanza da affrontare la settimana successiva». Finisce la storia del bar Sport, ne comincia una nuova di zecca per la famiglia Simonatto. E tutti a Olgiate per Daniele hanno poche semplici parole: «Grazie di tutto e in bocca al lupo. Si merita tutta la fortuna del mondo».

olgiate bar sport – MALPENSA24