Olgiate, «Mi minacciano di morte ma non so il motivo»

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OLGIATE OLONA – Un paio di furti, una serie di vandalismi e perfino minacce di morte. Da un anno a questa parte la vita di Giorgio Olgiati è diventata un vero e proprio inferno. «Non so chi possa essere, ma hanno preso di mira me e la mia falegnameria. Sta di fatto che negli ultimi tempi lavoro quasi per tutelare la mia attività».

L’inizio dell’incubo

Quello che sta accadendo a Giorgio Olgiate non è una bella storia. Tutto è iniziato più o meno un anno fa, quando qualcuno gli ha rubato le targhe del suo furgone di lavoro e il libretto di circolazione. «E’ stato un cinema dover sistemare la cosa – racconta la vittima – e la questione mi è costata 2 mila e 5o0 euro». Ma quell’episodio non è rimasto certo isolato. E dopo qualche tempo il furgone della vittima è stato di nuovo preso di mira: gomme tagliate e finestrini in frantumi. E altri soldi per sistemare i danni.

I furti

Dopo i vandalismi il mega furto. Questa volta a finire nel mirino è la falegnameria di Olgiati: «Mi hanno portato via tutto: attrezzi, vernici. In pratica ho dovuto ricomprare ogni cosa per poter tornare a lavorare. E oltre ai soldi anche il fatto che il lavoro e le consegne hanno subito rallentamenti e ritardi».

Al momento nessuno sa se gli episodi sono legati tra loro, se chi ha deciso di rendere difficile la vita alla vittima siano sempre le stesse persone, oppure se si tratta solo di strane coincidenze. Che però non sono finite. Solo pochi giorni fa, infatti, è stato messo a segno un altro colpo. «Mi hanno aperto e svuotato il furgone. Portandosi via di nuovo tutti gli attrezzi di lavoro che avevo caricato». Il colpo è stato quantificato in circa 5 mila euro di bottino.

Le minacce di morte

Ad aggravare la situazione oltre a furti e vandalismi ci sono poi le minacce. Pesanti. Recapitate direttamente in falegnameria, ma anche a casa di Olgiati. «Più di una – racconta – una volta mi hanno scritto “ti roviniamo”, un’altra “ti mettiamo sulla sedia a rotelle”, fino alle minacce di morte». Insomma c’è poco da vivere sereni. E con un bel po’ di soldi ogni volta da sborsare. «Ho messo la videosorveglianza, antifurti e allarmi e ho anche fatto un contratto con la vigilanza privata. Insomma sono mesi che gran parte di quello che guadagno mi tocca spenderlo o per ripagare i danni o per tutelarmi».

«Lavoro per difendermi»

Olgiati non ha proprio idea di chi stia trasformando la sua vita in un incubo: «Ogni episodio è stato denunciato ai carabinieri. Ma faccio davvero fatica a pensare chi posso avercela così tanto con me e la mia attività. C’è stato un momento che temevo si trattassero di avvertimenti per ottenere il pizzo. Ma in realtà non ho mai ricevuto richieste di consegnare denaro. Davvero non so chi possa essere. Sta di fatto l’intera situazione sta diventando pesante da sostenere».

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