Gallarate fa la conta dei danni dopo la doppia bomba d’acqua. «Grazie Prociv»

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GALLARATE – «Grande esempio, di passione, abnegazione e di altruismo. Ai volontari della Protezione civile di Gallarate va il mio più sincero ringraziamento a nome di tutta la città»: queste le parole del sindaco Andrea Cassani, all’indomani di una giornata complicata per Gallarate, flagellata dal maltempo che si è abbattuto con violenza su tutto il territorio comunale.

La  tromba d’aria su Gallarate

Ieri mercoledì 7 agosto ancora una volta le tute gialle dei Due Galli – guidate dal coordinatore Pietro Orlandi – si sono rese protagoniste di una lunga serie di interventi grazie ai quali sono stati limitati danni e disagi causati dall’eccezionale nubifragio. «La nostra Prociv, non ha bisogno di essere allertata, perché è sempre pronta all’intervento, appena la situazione lo richiede», spiega da parte sua l’assessore Andrea Zibetti.

La prociv in azione

E così puntualmente è accaduto anche in questa occasione: appena la prima bomba d’acqua a metà pomeriggio ha finito di scatenare la propria violenza, i mezzi del nucleo cittadino si sono riversati sulle strade, dirigendosi immediatamente nei punti più delicati, dove il crollo di alberi e piante aveva causato i maggiori problemi: in via Cesare Correnti e via Aleardi (il primo trattato, quello dalla parte opposta rispetto alla sede di Amsc) i due interventi più complessi, a causa delle dimensione dei tronchi finiti in mezzo alla carreggiata.

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La seconda bomba d’acqua

Ma è stata la seconda bomba d’acqua intorno alle 19.15 a provocare i danni maggiori: il gruppo di volontari è infatti nuovamente intervenuto in via Aleardi; in una strada laterale dove una pianta si era “appoggiata” su un cavo dell’alta tensione; in via Firenze; lungo la superstrada in via dei Platani. Un lavoro incessante, motoseghe alla mano, terminato oltre la una del mattino. Per poi riprendere questa sera, ancora in via Aleardi e in via Cardinal Schuster, dove ci sono ancora delle piante che intralciano la circolazione.

Scoperchiato il tetto

«Questa sera», prosegue l’assessore Zibetti, «sarò lì con loro, per dare una mano e per dimostrare con la mia presenza quanto io e l’amministrazione comunale apprezziamo il loro impegno. Questi volontari sono sempre reperibili e intervengono in maniera puntale e soprattutto tempestiva, sottraendo del tempo alle loro famiglie e al loro lavoro. Sono sempre in prima linea, come del resto lo sono quelli del Gruppo del Parco del Ticino, al quale va il mio ringraziamento per il lavoro svolto alla sede della Protezione civile, dove la tromba d’aria e di acqua ha scoperchiato il tetto».

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