Omicidi in ospedale a Saronno: esumata la salma dell’ultimo morto sospetto

ospedale morti cazzaniga

Si è prolungata per circa un’ora, tra le 7 e le 8 di questa mattina, l’operazione di esumazione del corpo di Domenico Brasca, il pensionato di Rovello Porro nel Comasco, deceduto in circostanze sospette dopo essere stato dimesso dall’ospedale di Saronno. Il cadavere dell’uomo è stato riesumato dal cimitero di Rovello Porro, dove aveva vissuto e dove aveva svolto la propria attività come socio di una ditta di verniciatura industriale, dopo che le due figlie, Antonella e Roberta Rosa Maria, avevano presentato una denuncia contro Leonardo Cazzaniga, il medico anestesista, ex viceprimario del Pronto soccorso di Saronno, a processo per le morti sospette in corsia. Questa mattina, durante l’operazione di esumazione, erano presenti le figlie, i carabinieri e la polizia. Poco dopo le 8 l’attività è stata ultimata.

Una morte sospetta

I resti del pensionato, 81 anni deceduto il 18 agosto del 2014, sono stati trasferiti all’istituto di medicina legale di Milano. Successivamente prenderanno il via le analisi nei laboratori di tossicologia forense dell’università di Pavia. L’incarico di analisi è stato affidato a Cristina Cattaneo direttore del laboratorio di antropologia e odontologia forense di Milano, Gaetano Iapichino, ordinario di anestesia e rianimazione alla Statale, Vera Gloria Meretti, medico legale e componente del Labanof, Angelo Groppi, tossicologo forense di Pavia. Gli esami dovranno accertare l’eventuale presenza di sovradosaggio di farmaci nel corpo del defunto. Al momento Leonardo Cazzaniga è accusato di aver ucciso volontariamente 11 pazienti, in attesa che Brasca possa diventare il dodicesimo, e tre persone in ambito familiare (Massimo Guerra, Maria Rita Clerici e Luciano Guerra, rispettivamente marito, madre e suocero dell’ex amante, già condannata a 30 anni con rito abbreviato, Laura Taroni).

ospedale morti cazzaniga-MALPENSA24