Busto Arsizio paga per il ministero. E Speroni non ci sta

caserma carabinieri busto

BUSTO ARSIZIO – La nuova caserma dei carabinieri di via Bellini? “Un regalo del Comune di Busto Arsizio allo Stato”. Francesco Speroni, segretario cittadino della Lega, più volte parlamentare, ex ministro delle Riforme, non cambia opinione. La recente soluzione della pesante impasse burocratica che da diversi anni impediva l’utilizzo del nuovo edificio destinato all’Arma e avviato al degrado, sblocco ottenuto dall’attuale amministrazione con il pronunciamento della Corte dei conti, genera comprensibile soddisfazione. Ma il punto è un altro, da sempre sottolineato da Speroni e sintetizzato in modo inequivocabile: “Ciascuno si paghi il suo”.

Gli oneri competono a Roma

In altri termini: la caserma serve ai carabinieri, il ministero dai cui dipendono copra le spese. In questo caso, l’affitto. “Invece, questa incombenza economica è assolta in larga parte da Palazzo Gilardoni” incalza l’esponente leghista. Che continua: “Le Poste si pagano i loro uffici, gli ospedali sono a carico del sistema sanitario regionale e nazionale, altri enti si gestiscono in proprio, senza chiedere aiuti al Comune. Mi sembra normale che sia proceda in questo modo, nonostante la funzione pubblica e la rilevanza sociale delle diverse attività”.

Soldi che sono dei cittadini di Busto

Per quanto riguarda gli stanziamenti per le forze dell’ordine, Speroni avverte:“Sono soldi che sarebbero potuti servire per altre necessità dei cittadini bustesi, per esempio per ristrutturare le scuole. Ma dobbiamo destinarli alle forze dell’ordine. Che sono indispensabili e alle quali va il nostro ringraziamento, ma Busto Arsizio si è già dovuta sobbarcare l’onere del nuovo commissariato di via Foscolo, ora ha risolto il problema della caserma dei carabinieri. In cambio dovrebbe perlomeno avere più poliziotti e più militari per garantire maggiore sicurezza. Invece, nulla. Anzi, deve spendere denaro pubblico attingendolo dalle proprie casse. La speranza è che con il nuovo governo, soprattutto se Matteo Salvini sarà il ministro dell’Interno, si possano perlomeno aumentare gli organici di polizia e carabinieri. Mi sembra il minimo visti gli sforzi dell’amministrazione”.

Il caso del nuovo Tribunale

Questione aperta, dunque. Ma possibilmente irrisolvibile, visto come vanno certe situazioni nel nostro Paese. Vogliamo per esempio parlare del nuovo tribunale di Busto Arsizio? Caso simile a quello della caserma dei carabinieri. Tant’è. E c’è da scommettere che anche il futuro governo giallo/verde, alle prese con mille e mille altre incombenze, finirà per lasciare sola Busto Arsizio a risolvere le proprie grane.

Caserma carabinieri speroni – MALPENSA24