RESCALDINA – Ergastolo con due anni di isolamento diurno per Davide Fontana, il 44enne che nel gennaio 2022 uccise e sezionò in 18 pezzi – nella sua abitazione di Rescaldina – Carol Maltesi, 26 anni, sua vicina di casa con la quale aveva avuto una breve relazione. Fontana ha poi conservato in un congelatore il cadavere della vittima prima di disperderne i resti nel Bresciano a fine marzo quando il delitto fu scoperto.
Chiesti anche risarcimenti per 2 milioni a favore del figlio della Maltesi e di 1 milione di euro per i genitori della vittima (500mila per ognuno).
Ossessione omicida
Giudicato capace di intendere e di volere come di stare in giudizio Fontana oggi, lunedì 29 maggio, ha affrontato l’ora più buia. E’ reo confesso: era ossessionato dal perdere l’oggetto del proprio desiderio. Maltesi, infatti, si stava preparando a trasferirsi a Verona per stare vicino al figlio. Un distacco insopportabile così come ha sottolineato il pubblico ministero Carlo Alberto Lafiandra che ha portato Fontana a immaginare e poi realizzare il set del film hard che avrebbero dovuto girare insieme in modo da poterla immobilizzare, colpire a martellate e poi finire con un colpo alla gola. Il Pm ha sottolineato anche come in una scena del film Fontana aveva previsto che Carol sbloccasse il proprio cellulare. Un trucco scenico che ha così consentito all’omicida di sostituirsi attraverso chat e messaggi alla vittima con famigliari ed amici facendo credere a tutti che fosse ancora viva. Le difese parleranno il 5 giugno.