Ospedale unico, Roma conferma il finanziamento di 350 milioni

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BUSTO ARSIZIO – Ospedale unico Busto-Gallarate: confermati gli stanziamenti per la costruzione del nuovo polo sanitario grazie all’intesa fra Governo e Regioni raggiunta oggi 9 maggio. Per Regione Lombardia l’accordo garantisce 672 milioni di euro nei prossimi anni, di cui 350, appunto, per la realizzazione del nuovo ospedale, così come anticipato ieri dall’assessore regionale alla Sanità Giulio Gallera (in foto) in visita al nosocomio di Busto Arsizio.

Si procede con gli investimenti

L’intesa Governo-Regioni raggiunta oggi garantirà dunque alla Regione Lombardia 672 milioni di euro aggiuntivi nei prossimi anni per investimenti nel settore sanitario: ad annunciarlo oggi il governatore Attilio Fontana e l’assessore Gallera, commentando gli esiti dell’accordo sancito a Roma nel corso della conferenza Stato-Regioni. «Questa nuova disponibilità finanziaria – sottolinea il presidente – permetterà di dare concretezza in tempi brevi alla costruzione di due grandi strutture sanitarie lombarde: i nuovi ospedali unici San Paolo-San Carlo e Busto-Gallarate. Si procede a investire all’insegna dell’innovazione e delle nuove sfide che il settore socio sanitario impone al fine di garantire servizi di primo livello ai nostri cittadini».

Cartella elettronica e informatizzazione del farmaco

L’accordo nazionale prevede uno stanziamento a livello nazionale di 4 miliardi di euro e un accantonamento prudenziale di altri 695 milioni, 60 dei quali per la sperimentazione delle terapie Car-T contro le malattie del sangue. «Oltre a queste risorse, Regione Lombardia ha messo a bilancio 120 milioni – aggiunge l’assessore Gallera – che verranno destinati a strumenti innovativi quali la cartella elettronica e l’informatizzazione del percorso del farmaco negli ospedali, la messa in sicurezza delle strutture socio sanitarie che lo necessitano, la riqualificazione dei presidi di comunità che saranno dedicati anche a prestazioni legate in modo specifico alla cronicità». Sull’accantonamento di 60 milioni per la somministrazione sperimentale della terapia denominata Car-T (Chimeric Antigen Receptor T-cell) che prevede la reingegnerizzazione di cellule per curare malattie del sangue quali linfomi e leucemie, il presidente e l’assessore non hanno dubbi. «Siamo pronti ad accettare la sfida sul nostro territorio – concludono – mettendo a disposizione le molte strutture di eccellenza che rispondono ai requisiti stabiliti da AIFA (l’Agenzia italiana del farmaco) per queste speciali terapie. Oggi è una buona giornata per la sanità lombarda».

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