Ospedale unico: sindaci dimenticati

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Le chiusure della pediatria a Gallarate e dell’oncologia a Busto Arsizio, annunciate in questi giorni, che forse neppure riapriranno dopo il periodo estivo, rendono evidente come l’ipotesi di ospedale unico incida sulla qualità del servizio sanitario pubblico, indebolendo progressivamente le attività degli ospedali esistenti. Una decisione che, al di là dei proclami del direttore generale, è stata presa senza alcun coinvolgimento dei servizi territoriali.

Il Comitato per il Diritto alla Salute del Varesotto ha inviato a tutti i Sindaci dei comuni afferenti la ASST Valle Olona una lettera per chiedere loro di aderire al Comitato per l’accordo di programma per la realizzazione dell’ospedale unico di Busto Arsizio e Gallarate. La lettera è stata portata anche alla conoscenza dei candidati sindaci dei comuni ove si terranno le elezioni per il rinnovo delle amministrazioni comunali.

La discussione sul progetto dell’ospedale unico ha finora coinvolto solo i sindaci dei comuni di Busto Arsizio e Gallarate, che peraltro non si sono in alcun modo preoccupati di coinvolgere la cittadinanza nel percorso decisionale, trascurando il fatto che tale progetto interessa dal punto di vista sanitario tutti i cittadini che per i loro bisogni si rivolgono agli attuali ospedali di Busto Arsizio e Gallarate.

La legge assegna ai sindaci la responsabilità della condizione di salute della popolazione del suo territorio e i consigli comunali condividono queste responsabilità. Pertanto riteniamo necessario che del Comitato che dovrà decidere se e come verrà fatto l’ospedale unico facciano parte i rappresentanti dei cittadini di tutto il territorio interessato al progetto.

Oltre a doverosamente intervenire nella progettazione del sistema sanitario che si intende realizzare nel nostro territorio, riteniamo altrettanto importante che tutti i cittadini dell’area servita dagli ospedali di Busto e Gallarate siano coinvolti, anche attraverso i propri rappresentanti, nel procedimento di VAS e quindi nella valutazione dell’impatto urbanistico e viabilistico del progetto che, per le dimensioni e il ruolo previsti, non riguarda soltanto i due comuni più popolosi ma un territorio molto più vasto.

Non da ultimo le istituzioni del territorio dovrebbero essere coinvolte nella valutazione dei rilevanti aspetti economici che il progetto comporta, sia per valutarne il migliore utilizzo per rispondere ai bisogni sanitari della popolazione rappresentata, sia per evitare che interessi speculativi o illeciti ne condizionino il progetto.

Comitato per il Diritto alla Salute del Varesotto

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