Palaghiaccio, Azione incontra le società: «Che fine ha fatto la pista provvisoria?»

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VARESE – «Questa amministrazione pensa solo a opere faraoniche, ma non si preoccupa delle società che fanno attività al palaghiaccio. Che ne sarà di loro? E la pista provvisoria, promessa dal sindaco, verrà realizzata oppure no?». A porre i dubbi è Azione Varese. Il partito di Calenda, lunedì 8 marzo, ha organizzato un incontro a distanza con le società e le associazioni che ruotano attorno al PalAlbani. «E che ora sono costrette a sopportare enormi sacrifici per cercare di garantire continuità sportiva ai ragazzi».

La realtà sconcertante e preoccupante

Ricordiamo che stiamo parlando del luogo sportivo più frequentato della Provincia di Varese, dove si staccano circa 190.000 ingressi annui, dove hanno casa 6 società ed associazioni, dove lavorano (nel periodo di massimo impiego) circa 60 persone, oltre alla gestione del bar, oramai chiuso da mesi. Ora, nelle more della costruzione del nuovo Palaghiaccio, tutte queste realtà sono costrette ad enormi sacrifici, economici e non solo, per cercare di mantenere vive le proprie attività; gli atleti sono costretti a costose e faticose trasferte per potersi allenare.

Solo opere faraoniche

Per quanto tempo saranno in grado di sopportare questi sforzi? Il solo Hockey ha perso quest’anno 90 atleti! Il ruolo dello sport è soprattutto sociale, di aggregazione, socialità e disciplina. Dove ritroveremo tutti quei ragazzi, soprattutto della fascia adolescenziale, che abbandonano l’attività?

Evidentemente non è un problema dell’amministrazione comunale, impegnata nel propagandare opere faraoniche e non nella cura della propria cittadinanza. Ci chiediamo anche per quale motivo nel bando di gara per l’assegnazione dei lavori del nuovo palaghiaccio non sia stata inserita una clausola vincolante che garantisse l’attività sul ghiaccio nel periodo di durata dei lavori; poca lungimiranza? Mancanza di programmazione?

Quale futuro per le società?

Ci chiediamo quale sarà il futuro delle società quando saranno ultimati i lavori, posto che non sono state interpellate dalla società che avrà in gestione per 36 anni la struttura. Troveranno ancora la loro casa al PalAlbani?

Ora, nell’assordante silenzio dell’amministrazione in questi giorni in cui l’attenzione è massima sul problema, proviamo a lanciare due proposte:

1. Perché non destinare i 360.000 euro che il Comune erogava come contributo alle spese di gestione del Palaghiaccio alle società per aiutarle a sopravvivere?

2. Perché non prevedere il noleggio di una pista per coprire il periodo mancante alla costruzione della nuova struttura? Dove sono finite le vacue promesse del Sindaco?

Non dimentichiamo le sue parole del 24 settembre 2020: “Abbiamo evidenziato nell’antistadio il luogo adatto per la pista provvisoria: che ricordo non assomiglia a quelle che vengono installate a Natale, ma un vero impianto sportivo che possa consentire una attività normale”. Promesse da vero politico.

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