OJM, “Denik the Quick” suona la carica: “credo assolutamente nella salvezza!”

Openjobmetis Varese Giovanni DeNicolao
Giovanni De Nicolao vola a canestro

VARESE – Da panchinato a elemento fondamentale della Openjobmetis. Non male la parabola di Giovannino De Nicolao, passato in una sola settimana a sventolare gli asciugamani alla Segafredo Arena fino a ritagliarsi minuti fondamentali nell’importante vittoria contro il Banco di Sardegna Sassari. Da noi più volte invocato su queste colonne, “Denik the Quick” (parafrasando il soprannome del più celebrato Nick Van Exel, playmaker dei Lakers e del panorama Nba) ha saputo portare in dote alla squadra la sua faccia tosta, la rapidità di piedi sui due lati del campo e la grande voglia di emergere. Peraltro doti già più volte palesata dal play di Camposampiero, fratello d’arte, pur in mezzo a pause e a errori tipici di un esordiente in serie A.

Le esperienze precedenti: gli Usa e la A-2

“Spesso riguardo le mie esperienze precedenti. Il basket Ncaa a UTSA (University of Texas at San Antonio) e la A-2 a Casale e Agrigento. La serie A è davvero un altro mondo. E’ un livello più alto ed anche il ruolo è diverso per me, che ero abituato ad sempre il primo playmaker. Questo mi portava ad avere più tempo per creare per gli altri e per me stesso. Partendo dalla panchina, invece, devo imparare a fare meno errori e ad essere più incisivo in meno tempo. Dal punto di vista fisico, al college ho giocato un basket molto veloce e “furbo”, mentre in serie A devo saper prendere le decisioni giuste subito, non posso vivere di sola scaltrezza”.

L’esperienza con la Openjobmetis Varese e l’esordio in serie A

“Non è una stagione facile per un esordio in serie A. La mancanza di pubblico è una situazione difficile da digerire per noi giocatori. All’inizio dell’anno ero molto carico e felice, sapendo di trovare a Varese un tifo appassionato e un calore che ha sempre rappresentato il 6° uomo in campo per la Openjobmetis. Proprio al college ho imparato che i tifosi ti aiutano tanto. Sono davvero felice di essere qui e ogni giorno ho una grande voglia di migliorare individualmente e come squadra. L’incrocio sabato con Pozzecco? Il Poz è stato uno dei playmaker italiani più forti di sempre e batterlo fa un certo effetto. Non ci conoscevamo, ma è stato molto gentile con me, mi ha chiamato per nome ed è stato bello batterlo, anche perché era una vittoria troppo importante per la Openjobmetis”.

Il campionato della Openjobmetis

“E’ una stagione molto difficile per tutti e per la Openjobmetis in particolar modo, sotto molti aspetti. Noi dobbiamo prendere una partita alla volta e cercare di migliorare il gioco, soprattutto alcuni aspetti che ci chiede coach Bulleri, come il movimento della palla e l’intensità difensiva. Vogliamo tornare a giocare e a provare a vincere ogni partita. Io credo assolutamente che la salvezza sia alla nostra portata e faremo di tutto per dimostrarlo”.

Domenica la Carpegna Prosciutto Pesaro

Pesaro sta vivendo una grandissima stagione ed è un’ottima squadra. In Coppa Italia ha giocato alla grande ed ha dimostrato di essere una formazione che può giocarsela con tutti. La Carpegna Prosciutto viene da una sconfitta e anche per questo motivo sarà super agguerrita, ma noi dobbiamo fare la nostra partita e provare a vincere, sarebbe importantissimo per la classifica. Se giocherò avrò contro un avversario tostissimo come il playmaker Justin Robinson: dal “basso” dei suoi 173 centimetri d’altezza è molto difficile da marcare, è pericoloso, esplosivo e devi sempre avere un occhio di riguardo su di lui in ogni situazione, perché non sai mai come riuscirà a farti male”.

OJM, il miglior attacco è la difesa

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